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Teatro Verdi di Monte San Savino: i primi appuntamenti della Stagione Teatrale 23/24

Teatro Verdi di Monte San Savino: i primi appuntamenti della Stagione Teatrale 23/24

Con l’arrivo dell’autunno si aprono le porte dei teatri, i quali aspettano l’arrivo degli spettatori, muniti di biglietto e abbonamenti, per aprire il loro sipario, così da dare inizio alla loro stagione teatrale.

Una stagione teatrale ricca di appuntamenti interessanti, come quella a cura di Officine della Cultura presso il Teatro Verdi di Monte San Savino. 

Artefici della stagione 2023/2024 del Teatro Verdi sono infatti Officine della Cultura, insieme a Fondazione Toscana Spettacolo Onlus e il Comune di San Savino.

Una stagione teatrale che avrà inizio mercoledì 22 novembre, alle ore 21.15, con “Non è un concerto. Non è un monologo teatrale. Non è uno spettacolo comico. È una cosetta così”, di e con Ghemon. Uno spettacolo con sottofondo musicale dal vivo, grazie a Giuseppe Seccia, tastiere, e Filippo Cattaneo Ponzoni, chitarra.

Una scelta interessante quella di portare Ghemon, un personaggio emblematico, come il titolo dello spettacolo che lui stesso ha scritto insieme a Carmine del Grosso. Partito dal mondo hip hop, del quale è diventato uno dei più apprezzati artisti, Ghemon negli anni ha poi reso il suo stile unico, mescolando soul, rap e musica italiana. Nel corso della sua carriera ha scelto la strada della versatilità per raccontare agli altri il suo mondo interiore, facendolo anche attraverso i dj set, la radio, i podcast, un libro e lo sport. Ricordiamo anche la sua partecipazione a Sanremo 2019, con il famoso brano “Rose Viola”.


Questa necessità di sperimentare l’ha portato a “Una Cosetta Così”, il quale non è un concerto, non è un monologo teatrale e neanche uno spettacolo comico, ma in parte, un po’ di tutto questo. Uno spazio di libertà creativa in divenire dove sciogliere finalmente le briglie, per dare allo spettatore qualcosa di diverso da quello che già conosce attraverso la musica dell’artista.
Sul palco uno show fatto di condivisione di storie personali da guardare attraverso la lente dell’ironia, canzoni inedite, cover inaspettate e momenti di riflessione più profonda. Insomma, una cosetta così.

Il secondo spettacolo ad andare in scena al Teatro Verdi venerdì 15 dicembre, ore 21:15, è “Storie Sconcertanti”, di e con Dario Vergassola, una produzione Mismaonda. 

Sul palco i festeggiamenti per venti anni di carriera come intervistatore comico. Una carriera, quella da intervistatore perlomeno, che inizia a Zelig intervistando calciatori e veline, e che prosegue nel salotto di Serena Dandini.
Ad oggi neanche gli animali riescono a sfuggire alle sue domande, ed è proprio nella natura che Vergassola ha trovato esempi di grande virtù su cui possiamo comunque ridere ma anche imparare a salvare il nostro mondo da una catastrofe ecologica. 

Tutto questo infinito repertorio di domande/battute (e relative risposte) viene adesso riproposto In uno spettacolo dal ritmo così serrato ed incalzante che si rischia di perdersi in un esilarante sconcerto. Ma saranno proprio le nostre convinzioni a vacillare alla luce della satira intelligente di Dario Vergassola senza peraltro farci mancare spunti per ironizzare su noi stessi. 

Ma ad animare il palco ci sarà anche la rassegna dedicata ai bambini e alle famiglie dal titolo “Andiamo a teatro”, la quale avrà inizio sabato 2 dicembre alle ore 17:30.

Il primo spettacolo ad animare la fantasia di grandi e piccini sarà “Nome, di e con Sara Campinoti e Daniele Del Bandecca, voce narrante Martina Gregori, produzione Compagnia Tpo | Teatro Metastasio Di Prato.

“Nome” racconta di un’amicizia speciale, quella tra Daniele e la sua bambola preferita. Con il tempo Daniele si scorda la compagna dei più bei momenti della sua infanzia, come mai? Non le aveva mai dato un nome…
È così che inizia un viaggio poetico in equilibrio tra danza e parola nei ricordi di un ragazzo e dello straordinario rapporto che lo legava alla sua bambola. Un salto nella memoria di tutte e tutti, quando le amicizie più forti erano quelle che ci legavano ai nostri giocattoli, ma anche una riflessione sullo sviluppo delle emozioni e degli affetti. Nome parla dell’importanza di un atto semplice: dare un nome alle cose.

Per maggiori informazioni sulla Stagione Teatrale del Teatro Verdi e per acquistare i biglietti potete consultare il sito di Officine della Cultura.

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