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Tra Un Bacio a Mezzanotte e un Geghegè si vola nel tempo con “Le Adorabili Scanzonette”

Tra Un Bacio a Mezzanotte e un Geghegè si vola nel tempo con “Le Adorabili Scanzonette”

Le Adorabili Scanzonette, sotto la direzione di Giulio Benvenuti, torna sul palco del Teatro degli Oscuri di Torrita di Siena. Dopo il grande successo della prima visione, Nives, Dora, Carmen e Milly, alias Martina Bardelli, Valeria Cleri (che sostituisce in via eccezionale Emma De Nola), Lisa Lucchesi e Mikela Rebua, sono pronte a tornare in scena al Teatro dei Oscuri. Appuntamento per sabato 22 febbraio alle ore 21:15. Sarà l’opportunità di immergersi nelle atmosfere degli anni 50 e 60, con un quartetto vocale che tra un brano e l’altro ci darà l’opportunità di riflettere sul nostro tempo e sui decenni passati, su come cambiano le relazioni e i rapporti nel corso della nostra vita. Con Le Adorabili Scanzonette, la Compagnia Teatro Giovani Torrita, torna alle produzioni originali di musical, a distanza di anni dai successi di The Rocky Horror Experience e The Wedding Singer. Ne abbiamo parlato con Martina Bardelli (che interpreta Milly) che ci ha raccontato il lavoro dietro lo spettacolo.

 

Con Le Adorabili Scanzonette il pubblico si immergerà in un contesto storico ben preciso. Quale?

Martina Bardelli: Siamo a Roma al liceo Matteotti alla festa di fine anno scolastico 1957/58 dell’istituto. Quattro ragazze hanno il compito di curare l’animazione della serata. Nasce così il gruppo vocale “Le Adorabili Scanzonette”, composto dalle quattro protagoniste, messo insieme dal professor Stònato. Hanno preparato insieme una scaletta con le canzoni in voga nel 1958. Quindi il pubblico si immergerà negli anni ’50. Le canzoni ovviamente sono famose ancora oggi: saranno riconoscibili sia per quelli che hanno vissuto quegli anni, sia per coloro che sono nati dopo. È uno spettacolo coinvolgente per tutte le età. Nel secondo atto, poi, faremo un salto temporale di 10 anni. Nel 1968 viene organizzata una reunion del liceo, con tutti gli ex-allievi.Le protagoniste da ragazze sono diventate donne, i rapporti tra loro sono cambiati e pure le canzoni sono cambiate…

Il lavoro per questo spettacolo è cominciato la scorsa estate, ha esordito a novembre e adesso torna in scena: durante questi mesi come si è evoluto lo show?

Martina Bardelli: Già durante il mese di settembre abbiamo fatto una prova aperta al pubblico, durante la quale gli spettatori sono stati utilizzati un po’ da cartina al tornasole dello spettacolo. Ci siamo basati sulle loro reazioni per poi continuare a lavorare. Rispetto alla messa in scena di Novembre poi c’è una novità importante: non ci sarà Emma De Nola e al suo posto avremo Valeria Cleri che ha curato anche l’aiuto regia. Questo comporta dei cambiamenti rilevanti per lo spettacolo: Le Adorabili Scanzonette si basa sulle dinamiche tra le quattro protagoniste, con quattro attrici che sono in scena per un’ora e mezza: con un’attrice diversa le interazioni tra di noi sono notevolmente diverse. Ovviamente il copione è lo stesso ma c’è un’altra attrice in scena, un altro modo di interpretare un personaggio. C’è stata un’evoluzione significativa soprattutto nel secondo atto, poiché il rapporto tra queste ragazze che sono diventate donne, si rincontrano dopo dieci anni, con tutte le problematiche del caso. C’è un passaggio tra l’adolescenza e l’età adulta molto marcato e abbiamo lavorato molto per renderlo efficace ai fini dello spettacolo.

Il regista Giulio Benvenuti (che abbiamo già intervistato qui), oggi professionista affermato nel panorama nazionale, è tornato a lavorare per la compagnia nella quale è cresciuto. Com’è stato tornare a lavorare insieme?

Martina Bardelli: Giulio ci ha diretto in maniera estremamente brillante. Nonostante sia un amico e una persona che ha fatto parte del gruppo in passato, ci ha messo in un’ottica di lavoro professionale, con prove intensive e molto serrate, specialmente nella prima fase, nei mesi di agosto e settembre. Conosce benissimo la realtà torritese e ha messo a disposizione la sua preparazione per il progetto, cercando di venirci incontro, aiutandoci dove necessario: è stato molto comprensivo. La sua carriera è in ascesa, sta sfruttando al massimo le opportunità e noi siamo contentissimi per questo. La nostra realtà in ogni caso sta lavorando per diventare sempre più professionale. Lavoriamo per portare in giro il più possibile le nostre produzioni.

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