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La provincia di Arezzo in zona rossa da lunedì 15 marzo

La provincia di Arezzo in zona rossa da lunedì 15 marzo

A partire da lunedì 15 marzo scatta una zona rossa per l’intera provincia di Arezzo, così come per quelle di Prato e Pistoia. Il provvedimento, che era già stato adottato nelle scorse settimane per la provincia di Siena, è dovuto all’aumento dei contagi dovuti alle varianti che rischiano di creare focolai ancora più gravi. Si tratta quindi di una misura preventiva che durerà fino a domenica 21 marzo, salvo proroghe o peggioramenti del contagio in tutta la regione.

Oltre alle misure già previste per la regione Toscana, che si trova attualmente in zona arancione, per tutti i comuni della provincia di Arezzo varranno quindi le regole specifiche per le zone rosse e nello specifico:

Per le regioni che rientrano nella zona rossa, caratterizzata dal livello più alto di gravità sulla base dello “scenario di rischio di tipo 4” elaborato dall’ISS, si attivano le seguenti restrizioni aggiuntive:

  • Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita, e ogni spostamento all’interno dei territori, salvo che per motivi di lavoro, salute o necessità. Sono comunque consentiti gli spostamenti necessari allo svolgimento della didattica in presenza, il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, il transito verso regioni con classe di rischio inferiore;
  • Non sono consentiti gli spostamenti giornalieri verso abitazioni private nei limiti consentiti dalle zone gialle e arancioni;
  • Sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di generi di prima necessità indicate nell’allegato 23 (pg.197). Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie;
  • Sospese le attività dei servizi di bar e ristorazione. Resta consentita la consegna a domicilio e l’asporto fino alle ore 18, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze;
  • Sospese le attività di servizi alla persona, fatto salvo per lavanderie, pompe funebri, barbieri e parrucchieri;
  • Chiusura di musei, biblioteche e altri istituti di cultura, gli archivi, i parchi archeologici e i complessi monumentali;
  • Sospese tutte le attività sportive e atletiche, gli eventi e le competizioni, anche nei centri sportivi all’aperto. Restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive riconosciuti di interesse nazionale dal CONI e dal CIP.
  • Consentito lo svolgimento di attività motoria individuale presso la propria abitazione e lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale;
  • Sospensione delle attività didattiche in presenza;
  • Sospesa la frequenza delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, fermo in ogni caso la possibilità di proseguire le attività a distanza.

Il provvedimento è stato annunciato dal Presidente Eugenio Giani nella serata di venerdì 12 marzo, contestualmente alla decisione di mantenere la Toscana in zona arancione per un’altra settimana.

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