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“IO SONO QUI. Giuliana Traverso”: Il cinema indipendente senese vola a Los Angeles

“IO SONO QUI. Giuliana Traverso”: Il cinema indipendente senese vola a Los Angeles

Genovese di origine ma cittadina del mondo, Giuliana Traverso è una delle fotografe contemporanee italiane più famose al mondo, una delle figure più rappresentative del Novecento. Giuliana, che si è spenta ad aprile 2021 all’età di 90 anni, ha affrontato tutti i grandi temi della fotografia moderna, il reportage, il ritratto, l’impegno sociale, il nudo, il reale, l’astratto, la ricerca tematica, scoprendo la fragilità, il dramma, la commedia, la scenografia che si compongono e si racchiudono nelle cose, nella vita di tutti i giorni, nei soggetti prescelti.

Particolarmente sostenitrice della creatività femminile, Giuliana Traverso ha fondato nel 1968 il corso ‘Donna Fotografa’, il primo e unico corso di fotografia riservato alle donne. Decine le fotografe professioniste e amatoriali che si sono formate sotto la guida di Giuliana, attenta a sostenere e plasmare la creatività e la sensibilità delle sue allieve. Il corso rappresenta ancora oggi una pietra miliare e un’isola a sé nell’ormai vasto panorama dei tanti percorsi formativi legati alla fotografia. Per lei, infatti, l’insegnamento non è mai stato solo un dare, ma un ricevere e un crescere con i propri allievi. Ed è proprio per l’amore di crescere nuovi talenti che Giuliana nel 2003 decide di offrire i suoi forti stimoli e le sue “dolci provocazioni” anche all’universo maschile con il corso “Il Galateo della Fotografia”. L’interesse costante riscosso dai suoi corsi l’ha portata a tenere seminari e workshop in Italia e all’estero; restano memorabili le sue presenze ad Arles, Bolzano, Cetraro, Genova, Milano, Roma, Savignano, Scanno, Torino, Trento, Venezia e in molte altre città.

Fotografa eclettica ma anche maestra dal grande valore storico e culturale della fotografia, Giuliana Traverso rivive grazie a ‘IO SONO QUI. Giuliana Traverso” il primo docu-film breve realizzato e prodotto da Safiri Film, dedicato alla vita e alle immagini della fotografa genovese, uno degli sguardi più autentici e liberi della fotografia italiana del secondo novecento, con la co-regia di Samuele Mancini e Matteo Garzi e la collaborazione di Orietta Bay, che ha concesso l’utilizzo delle immagini dell’Archivio Fotografico di Giuliana Traverso e il MuMa Musei del Mare e delle Migrazioni di Genova.

Le voci di chi le è stata accanto, le voci di allieve e dei suoi collaboratori, rafforzate dall’interpretazione di Lisa Ghilarducci che interpreta Giuliana Traverso, dipingono il ritratto di una donna forte e decisa ma anche di un’artista alla continua ricerca di sé che ha fatto della sperimentazione la cifra stilistica più marcata del suo fare fotografia, “che in fondo è la sua vita”, come afferma la sua assistente Orietta Bay durante l’intervista. Il docu-film si fonda sul profondo rapporto di amicizia e collaborazione che Samuele Mancini aveva con Giuliana Traverso. Mancini, infatti, è stato il suo stampatore personale e ha avuto il privilegio di scoprire parti inedite dell’archivio della fotografa ancora oggi sconosciute. In collaborazione con Matteo Garzi nasce l’idea del docu-film breve attraverso il quale i due registi vogliono riportare l’attenzione su un volto della fotografia italiana troppo presto dimenticato. Giuliana Traverso, infatti, nonostante i numerosi riconoscimenti ricevuti durante tutta la sua carriera, incredibilmente non appare in nessuna delle ultime importanti retrospettive realizzate sulla fotografia femminile italiana. Da questa “amnesia” del “sistema fotografia” italiano il film muove i primi passi e cerca di ricucire questa mancanza.

A questo ci ha pensato la Safiri Film, un collettivo indipendente di filmmakers nato nel 2020, uniti dalla passione per il cinema. La squadra è formata da Samuele Mancini, affermato fotografo e stampatore con la passione per la scrittura e il cinema, Sebastian Annoscia, giovane e promettente direttore della fotografia con esperienze su set di documentari e cortometraggi in tutta Italia e all’estero, Matteo Garzi, regista e montatore formatosi a Bologna e con esperienze sul set sia in Italia che in Australia, Maria Socci, compositrice e musicista con collaborazioni e composizioni per documentari e cortometraggi. All’attivo, i componenti del gruppo vantano di un documentario andato in onda su LaEffe Feltrinelli – Sky sullo scrittore italiano Antonio Tabucchi dal titolo “Di tutto resta un poco. Sulle tracce di Antonio Tabucchi” e un documentario sul Bravìo delle Botti di Montepulciano (regia di Sebastian Annoscia) dal titolo “Una domenica di fine estate” selezionato al Ferrara Film Festival 2019. Il gruppo inoltre ha realizzato nell’estate del 2020 un importante progetto di Digital Storytelling per la prestigiosa Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella di Firenze.

Il cortometraggio dedicato a Giuliana Traverso è distribuito da Francesco Bruschettini (Kahuna Film, casa di produzione indipendente con base in Toscana, che del cortometraggio si occupa della distribuzione festivaliera) ed è stato selezionato al Los Angeles Italian Fashion Film Festival 2022 che si è tenuto presso il TCL Chinese Theatre, nella scintillante Hollywood Boulevard a Los Angeles, dal 20 al 26 marzo. Il Los Angeles Italian Fashion Film Festival, ormai pilastro tra gli appuntamenti hollywoodiani alla vigilia degli Oscar, è una certezza per la promozione dell’immagine dell’industria dell’audiovisivo Nazionale nel mondo: una realtà per la valorizzazione dei talenti italiani nell’industria globale. Dal 20 al 26 marzo si è tenuta la diciassettesima edizione, con il sostegno del Ministero della Cultura e Intesa Sanpaolo, e la partecipazione del Consolato Generale Italiano, Istituto italiano di Cultura, ANICA e Rai Cinema.

Infine l’incontro con la Kahuna Film e il produttore Francesco Bruschettini ha dato nuova linfa al progetto creando una collaborazione che vuole portare alla realizzazione di un lungometraggio sullo stesso tema entro il 2022: le riprese cominceranno ad aprile.

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