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Fondi Europei in Valdichiana: Dai quasi 10 milioni alla scuola di Chianciano fino agli investimenti più piccoli

Fondi Europei in Valdichiana: Dai quasi 10 milioni alla scuola di Chianciano fino agli investimenti più piccoli

“Vi chiederete, perché un comune è più in alto di un altro? Per quello che ho riscontrato leggendo i dati, i primi quattro comuni in classifica sono anche quelli con i finanziamenti singoli più consistenti, tutti dedicati alla realizzazione di nuove sedi scolastiche”

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Questa Europa! Dai cloud per le pubbliche amministrazioni al superamento delle barriere fisiche e cognitive nei musei, passando per le scuole, l’efficienza energetica, l’agricoltura sostenibile e molto altro. Siamo ormai al quarto appuntamento della nostra rubrica e ho pensato che fosse l’ora di parlare di quella che è una delle tematiche più complesse e piene di sfaccettature del rapporto tra istituzioni e territorio: gli investimenti e i finanziamenti europei.

Ma da dove partire? Il lavoro di ricerca che abbiamo fatto è stato duplice, ovviamente sul sito della Commissione Europea, dove si trovano informazioni e materiali riguardo ai fondi e agli investimenti che vengono fatti, ma anche sul sito di Regione Toscana

Questione di Rubriche

I fondi di investimento sono divisi in sei categorie o “Rubriche”, all’interno di ognuno di queste si trovano varie sottocategorie, dentro alle quali ancora altre divisioni: in altre parole, dentro alle sei macro aree esistono più livelli di suddivisione affinché ognuno degli obiettivi fissati dalle istituzioni che rappresentano i cittadini europei possa avere una adeguata linea di finanziamento, come si può vedere nell’immagine presa dal sito della Commissione Europea:

Ma quali sono queste “Rubriche”?

  • Mercato unico, innovazione e agenda digitale
  • Coesione e valori
  • Risorse naturali e ambiente
  • Migrazione e gestione delle frontiere
  • Sicurezza e difesa
  • Vicinato e resto del mondo

Ma noi vogliamo capire come questo si trasformi nel quotidiano, no? Per esempio possiamo vedere un impatto nelle nostre Scuole e Università, nelle strade ed autostrade, ma anche nelle tutele ai consumatori, all’accessibilità del digitale, etc. Ma andando nello specifico, è possibile andare a ricercare tutti questi dati – giustamente pubblici ed accessibili a tutti i cittadini – sui siti Italia Domani o OpenCoesione, che monitora oltre 275 miliardi di costi pubblici e quasi due milioni di progetti, si possono trovare gli open data aggiornati periodicamente con tutte le informazioni dettagliate sui progetti.

La monitorazione dei costi e dei progetti del settore pubblico

O ancora, esiste un portale dedicato al PNRR di Regione Toscana (pnrr.toscana.it), dove si possono trovare quindi gli investimenti, parte di quelli per il settennato 2021-2027, ed è qui che abbiamo trovato i dati che riguardano i comuni della Valdichiana. 

PNRR, NextGenEU e cifre

Ricordiamo che questo era il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, declinazione nostrana di un piano di investimenti per la ripartenza post-pandemica che a livello comunitario era stato lanciato con il nome di NextGenerationEU, che essendo stato approvato nel 2021 è partito a pieno regime all’incirca dall’anno successivo, quindi dal 2022. Il PNRR è nazionale, i progetti possono eventualmente essere cofinanziati dalla regione o dai comuni, ma alla base sono fondi europei. NextGenEU è pensato infatti per stimolare una “ripresa sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa”, e rappresenta il pacchetto più grande di sempre per l’UE con i suoi 750 miliardi di euro, ma già diversi programmi e finanziamenti sono attivi per il periodo 2021-2027, in Toscana ad Esempio si parla di 2,3 miliardi di euro per il Fondo europeo di sviluppo regionale (1,2 miliardi) e per il Fondo sociale europeo (1,1 miliardi) e altri 750 milioni per lo Sviluppo Rurale e l’Agricoltura (fonte: regione.toscana.it/europa).

Le amministrazioni comunali e i privati cittadini hanno potuto fare richiesta ad esempio per i cosiddetti ecobonus o per finanziare interventi importanti, ma vediamo la suddivisione dei fondi per comune. C’è da fare una precisazione, questi non sono tutti i finanziamenti che ogni comune ha ricevuto, si tratta di dati che cumulano progetti pubblici e privati, ma che potrebbero lasciare fuori altri finanziamenti europei (si pensi ad Erasmus, Creative Europe, o quelli come Horizon), quindi non significa che necessariamente la cifra racchiuda tutti i finanziamenti intercettati da un’area geografica, ma sicuramente una voce importante: quella, appunto, del PNRR.

ComuneNumero Progetti FinanziatiFinanziamento totaleFinanziamento PNRR
Chianciano Terme45 progetti18 milioni14,2 milioni
Foiano della Chiana4316,8 milioni15 milioni
Castiglion Fiorentino6516 milioni12 milioni
Cortona9213,7 milioni12,4 milioni
Montepulciano8711,9 milioni7,9 milioni
Monte San Savino418,8 milioni8,5 milioni
Torrita di Siena356,1 milioni4,6 milioni
Sinalunga534,8 milioni4,6 milioni
Chiusi364,3 milioni4 milioni
Civitella in Valdichiana313,9 milioni3,7 milioni
Trequanda182,2 milioni1,6 milioni
Lucignano191,7 milioni1,6 milioni
Marciano della Chiana131,2 milioni1,2 milioni
Cetona161,1 milioni910 mila 
Sarteano11898 mila839 mila
San Casciano dei Bagni9472 mila389 mila
Alcuni dei dati estratti dalla nostra redazione.

Sulla sinistra possono essere trovati i comuni dei quali abbiamo estratto i dati dalle tabelle fornite dalla regione e dai siti citati sopra, abbiamo poi indicato il numero di interventi finanziati, l’importo totale dell’investimento e quanto di questa cifra derivasse da fondi europei.

Europa e Territori

Vi chiederete, perché un comune è più in alto di un altro? Per quello che ho riscontrato leggendo i dati, i primi quattro comuni in classifica sono anche quelli con i finanziamenti singoli più consistenti, tutti dedicati alla realizzazione di nuove sedi scolastiche: la nuova sede per le scuole primaria e secondaria di primo grado a Chianciano (9 milioni e 876 mila euro dei quali 8,3 milioni dai fondi europei), la demolizione della scuola materna e ricostruzione con accorpamento a Foiano della Chiana (7,9 milioni dei quali 7,2 europei) e ancora, il nuovo asilo nido a Castiglion Fiorentino (4,3 milioni) o a Camucia (2,3 milioni). Si possono trovare però anche due milioni e mezzo all’Ospedale di Foiano della Chiana, o 2 milioni a favore di Nuove Acque spa per “messa in sicurezza, lo sviluppo e la salvaguardia” della rete idrica di Cortona. Questi dati aiutano a capire come l’Unione Europea abbia un impatto quanto mai concreto nel supportare l’ammodernamento e anche il mantenimento della qualità della vita, dell’educazione, della salute sul territorio. Ma non sono solo le amministrazioni comunali a beneficiarne, come anticipavo: anche i privati, aziende agricole, alberghi, realizzazione di impianti fotovoltaici, questi fondi hanno aperto moltissime possibilità di rinnovamento. 

La futura scuola del comune termale. Fonte Arxnet.

Molte volte il PNRR è stato affiancato al New Deal o al Piano Marshall, per il fatto di essere uno dei più grandi interventi statali di iniezione di fondi nel mercato, ma se tra questi il primo seguiva la crisi del ‘29 e il secondo puntava a far ripartire il mondo dopo la seconda guerra mondiale, nel caso europeo si cerca di fare qualcosa di differente, ad avviso di chi vi scrive.

Il piano lanciato nel 2021 segue la pandemia, ma anche la crisi del 2008, iniziata e mai veramente finita, l’Europa doveva smarcarsi dal rischio default greco, spagnolo, italiano, dalla paura dello spread. Vedere queste strategie, le “rubriche” di cui vi parlavo a inizio articolo, fa emergere chiaramente che non è un programma di espansione e influenza diretta sul mondo e sui paesi circostanti (come fu per il piano Marshall agli albori della guerra fredda) si tratta di un tentativo di difendere e migliorare la qualità della vita nell’UE, a innovare mantenendo gli standard alti, sperimentare in sicurezza, creare fondamenta solide e sostenibili sulle quali costruire il Futuro

Il PNRR, così come il NextGenEU, non vuole vedere realizzato il mondo di domani, vuole creare i presupposti affinché questo sia sano ed in linea con i valori fondanti della visione europea in senso comunitario.

Alla prossima settimana!

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