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Giovane arrestato dopo un inseguimento a 200 all’ora in autostrada

Giovane arrestato dopo un inseguimento a 200 all’ora in autostrada

CHIUSI – La Polizia di Stato ha arrestato per i reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale un giovane rom di 26 anni, residente in provincia di Rovigo, dopo un folle inseguimento sull’autostrada A1 a circa 200 chilomentri l’ora.

Era quasi mezzanotte quando l’attenzione di una pattuglia della Polizia Stradale della Sezione di Battifolle (AR) è stata attirata da un’Audi A3 con quattro persone sospette a bordo che percorreva l’A1 in direzione nord. Viste le circostanze ed i soggetti all’interno, gli agenti hanno deciso di procedere ad un controllo dei quattro intimando l’alt al conducente.

L’autovettura in questione però, anziché fermarsi, accelerava fino a raggiungere quasi i 200 km orari; tallonata dall’auto della Polizia Stradale che più volte, in sicurezza, ha tentato di bloccare i fuggitivi, l’Audi A3 al terminedella galleria di “Querce al Pino” ha azzardato una pericolosissima manovra tentando di oltrepassare la barriera newjersey ed invertire così la marcia.

Nel tentare la rischiosa manovra i fuggiaschi provocavano un incidente con un’altra autovettura, fortunatamente senza particolari conseguenze, a seguito del quale la loro auto rimaneva irrimediabilmente danneggiata, ed i predetti proseguivano la fuga a piedi nella campagna circostante.

Nel frattempo, giungeva in zona una volante del Commissariato distaccato di Chiusi, guidata dalla Centrale Operativa Autostradale, ed il personale si poneva immediatamente all’inseguimento dei fuggiaschi, riuscendo poco dopo a raggiungerne e bloccarne uno, nonostante la resistenza del medesimo, che causava una colluttazione nel corso della quale uno degli agenti riportava alcune lesioni.

L’individuo bloccato, H.K., un italiano di 26 anni, residente in provincia di Rovigo, con vari precedenti di polizia per furto ed altri reati contro il patrimonio, veniva tratto in arresto per i reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e trattenuto presso le celle di sicurezza del Commissariato fino all’indomani; giudicato con rito direttissimo, è stato sottoposto all’obbligo di dimora in Roma con divieto di uscire dalla propria abitazione.

Sono in corso indagini per verificare se l’uomo con eventuali complici, prima dell’arresto, si fosse reso responsabile di altri reati.

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