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Il Bravìo delle Botti di Montepulciano rifiuta il doping

Il Bravìo delle Botti di Montepulciano rifiuta il doping

Controlli a sorpresa sugli spingitori del Bravìo come effetto deterrente al doping. Il 186° Reggimento paracadutisti “Folgore” di Siena in commissione per il controllo delle botti

Il Bravìo delle Botti di Montepulciano è una manifestazione che da sempre affascina turisti e cittadini dal punto di vista storico, culturale ed enogastronomico. Dalle grandi feste popolari spira sempre un desiderio di pulizia e legalità, elementi questi che prescindono dal tempo, dal luogo e dalle posizioni.

Valori che il Bravìo sposa appieno, e infatti negli ultimi anni gli organizzatori hanno posto sempre una maggiore cura e attenzione verso gli spingitori, le prove e tutta la gara dal punto di vista sportivo. Un gara che necessita grande prestanza fisica, quella che si preparano ad affrontare i sedici spingitori, due per ogni contrada di Montepulciano. Spingere una botte da 80 Kg per gli irti vicoli e le strade di Montepulciano non è una cosa semplice e richiede tanto allenamento e tecnica, ovviamente senza tenere conto dell’effetto emozione, che può giocare brutti scherzi, della paura e dell’ansia da prestazione durante la gara. Tutto questo insieme di emozioni e sforzi fisici potrebbe indurre gli sportivi ad assumere sostanze dopanti per accrescere le proprie prestazioni, ma il Bravìo rifiuta categoricamente ogni tentativo di doping.

Alessandro Fracassi, membro del consiglio di gestione,con incarico di referente antidoping e giudici di botte:

“Quest’anno, come l’anno precedente, i controlli sono stati intensificati e ad occuparsene è la Federazione Medici Sportivi Italiana convenzionata, per disponibilità, con la struttura di Foiano. A sua volta, come dice la Tecnica di Attuazione Normativa, il suo medico individua un referente CONI che farà visite di controllo, a sorpresa, sugli atleti durate tutto il periodo delle prove. Non è da escludersi che vengano fatti anche il giorno della gara, domenica 31 agosto. – continua Fracassi – Per fare i prelievi vengono prese tre provette (una per l’analisi, un’altra per la controanalisi e infine una terza che viene congelata), i risultati vengono inviati al Magistrato prima della chiusura dell’anno contradaiolo, il 28 settembre 2014 prossimo, che ne decreta la validità. In caso di negatività sarà il Magistrato stesso a prendere le dovute decisioni”.

Questo effetto deterrente è necessario per poter vivere la vera sostanza del Bravìo, una grande festa popolare con spirito aperto, libero e divertente, con la giusta dose di sana competizione: questa deve essere l’unica ricetta per affrontare la gara e la vita di tutti i giorni.

10647162_627267840721481_8120669926316163520_nAl Bravìo i controlli non vengono effettuati solo sugli atleti ma anche sulle botti. Le botti, infatti, prima della gara vengono controllate dai garanti dell’Amministrazione Comunale, scelti nei gruppi sportivi estranei alla competizione ma che sposino i principi di lealtà, abnegazione e rispetto. Questi principi si uniscono nella figura del militare, sarà infatti il 186° Reggimento paracadutisti “Folgore” di Siena, già a Montepulciano da venerdì 29 agosto, a eseguire tutti i controlli del caso. I militari, superpartes, verranno messi a conoscenza di tutto il percorso, dovranno sorvegliare gli atleti, cioè li affiancheranno, durante tutto il tragitto di gara, dovranno capire i trucchi del gioco, controllare la regolarità delle botti, verificare la rotazione e ogni minimo particolare.

I parà della folgore saranno vestiti con una divisa, appositamente realizzata dalla CLFactory, azienda made in Italy di calzature e borse con sede a Montepulciano, che riporterà il logo dell’amministrazione comunale di Montepulciano e il logo dell’esercito.

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