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Storie di Contrada: Le Fonti

Storie di Contrada: Le Fonti

Il territorio di Torrita di Siena che si protrae verso le località di Guardavalle e La Fratta, corrisponde alla Contrada Le Fonti.
Riconosciuta con i colori bianco e rosso e con la rappresentazione del Giano Bifronte sullo stemma, così denominata per l’antica presenza di fonti d’acqua in quella zona, è la Contrada con all’attivo il maggior numero di vittorie al Palio dei Somari. I dodici palii sono conservati nella sede situata in prossimità della Chiesa delle Fonti, costruita intorno alla metà del XVII secolo.

Il Capitano Nico Giani ci ha parlato della sua Contrada, descrivendo per prima cosa qual è l’elemento più sentito che la lega al Palio dei Somari:
«Per non cadere nelle risposte più scontate che vedono l’aspetto più bello del Palio nello stare insieme e nell’impegnarsi perché tutto sia perfetto e nel vivere quei giorni dell’anno nel desiderio di vittoria, il lato più bello di questa festa noi contradaioli biancorossi lo viviamo negli occhi dei nostri figli, che essendo cresciuti con noi hanno vissuto fin dai primi momenti della loro vita un amore grandissimo verso questi colori, e verso tutte le attività che animano la nostra contrada durante tutto l’anno. Loro partecipano insieme a noi ad ogni tipo di iniziativa da sempre, e coronano le loro emozioni proprio in quei giorni. Ognuno di noi, ogni adulto, ogni genitore, si rende conto di quanto sia bello e prezioso poter vivere questi momenti così intensi non da solo ma nella piena Unione della famiglia, avendo ben in testa e nel cuore un solo obiettivo, quello di condividere questa una passione! Questo aspetto intergenerazionale non riguarda solo giovani genitori con bambini piccoli, ma anche genitori con figli adolescenti, i contradaioli anziani con figli adulti, ebbene sí, ci riguarda veramente tutti!»

Racconti di Contrada
«Un aneddoto significativo risale al Palio straordinario del 2016, quando come Capitano mi sono trovato a dover scegliere il fantino fra tre contradaioli doc: Roberto Goracci “Bacchino”, Michelangelo Goracci “Fracassa” e Gabriele Grotti “Divino”, una decisione resa ancor più difficile dal fatto di essere miei tre carissimi amici. Alla fine la soluzione fu quella di affidarsi alla sorte, scrivendo i loro nomi su dei bigliettini ed estraendo colui che avrebbe corso il Palio. Il caso disse “Fracassa”, e fu una scelta fortunata, coronata dalla vittoria del Palio».

Non tutti sanno che…
«Una caratteristica che distingue Le Fonti dalle altre Contrade è quella di aver sempre individuato i propri fantini tra i ragazzi di Contrada, una scelta ben ripagata da dodici vittorie in 63 edizioni».

(foto di Marco Mazzolai)

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