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Storie di Contrada: Stazione

Storie di Contrada: Stazione

Il territorio di Torrita di Siena su cui nel mese di marzo sventolano bandiere dai colori bianco rosso e blu coincide con la Contrada Stazione. Questa difatti si colloca su un’area molto vasta, corrispondente in parte a quella interessata dall’opera di bonifica dispiegata in Valdichiana dai Lorena tra Settecento e Ottocento.

La Contrada Stazione ha all’attivo un palmares di dieci palii, conquistati nelle edizioni del 1977, 1991, 1993, 1994, 2003, 2008 e 2014 e in quelle straordinarie del 1978, 1987, 2000.

È stato il suo storico presidente Massimo Bolici a svelare alcuni tratti che caratterizzano questa Contrada, delineandone alcuni aspetti, primo tra i quali il lato della manifestazione più sentito dal popolo contradaiolo.

«”La vittoria più bella è quella che deve ancora arrivare” è una frase applicabile a tanti traguardi della vita, non solo al nostro Palio dei Somari. Il 2019 è stato un anno di “attesa”, visto che la dea bendata non ci ha premiato, ma anche di grande dedizione, con le tante attività di Contrada, le tante iniziative in Sede o ai Campini, con tanti contradaioli a lavorare con grande entusiasmo nei vari settori della vita della Contrada Stazione.
È proprio da questa “unità di intenti”, da tutti i punti di vista, che vogliamo ripartire e ricominciare in vista di un anno particolarmente impegnativo, e non soltanto per il tempo paliesco che ci vedrà protagonisti. L’impegno si rifletterà infatti nella vita quotidiana della nostra Contrada, per la quale serviranno aiuto reciproco, passione, amore e legame. Sono i piccoli gesti che danno un grande significato alla nostra attività. Vivremo la Contrada con la gioia, la serenità e l’armonia che abbiamo respirato nelle lunghissime riunioni in cui ci siamo guardati in faccia ed abbiamo accettato di affrontare l’impegnativa sfida di far rinascere i nostri amatissimi Campini.
Non mancheranno le difficoltà e come detto i prossimi mesi saranno particolarmente impegnativi, ci saranno appuntamenti importanti ai quali arrivare con grande umiltà, ma con grande determinazione e dedizione.
Crediamo che l’esperienza dei più anziani e l’entusiasmo dei più giovani sarà un connubio vincente, che potrà farci affrontare qualsiasi questione e superare qualsiasi ostacolo ci si dovesse presentare davanti, ma quando una Contrada come la Stazione è unita e consapevole della propria forza, nessun traguardo è precluso».

Racconti di Contrada
«A costo di essere ripetitivi, dobbiamo ribadire che tutto quanto abbiamo fatto, facciamo e faremo è merito del nostro grande Parroco fondatore della Contrada.
Don Giovanni ci ha consegnato le chiavi della Contrada, ha ascoltato i nostri problemi, ci ha suggerito le soluzioni con poche, chiarissime parole. E non è finita lì, perché poi ci è rimasto accanto, sempre pronto ad aiutarci in qualsiasi modo ed in qualsiasi momento, perché era lì per noi. Aveva uno spirito duro e deciso, un’anima semplice e ricca, ma soprattutto un cuore tenero e grande. Per amore ha costruito la nostra chiesa, i Campini e tutto quanto ci circonda, ha fondato la Contrada e l’ha fatta crescere, è entrato nella nostra vita. Per questo non dimenticheremo mai l’intitolazione della nostra Piazza a questa grande persona e siamo orgogliosi di aver proposto di dedicargli l’edizione 2019 del Palio dei Somari».

Non tutti sanno che…
«Cene propiziatorie: siamo stati i primi e resteremo i migliori. Parlando dei successi della propria Contrada il rischio che si corre è sempre quello di essere esagerati ed autoreferenziali, esaltando anche oltre il dovuto i nostri successi personali.
Ci sono però dei momenti in cui l’orgoglio ed il senso di appartenenza sono tali da poter “esagerare” un poco, sperando in ogni caso di non sfociare mai nella presunzione fine a se stessa.
Le cene propiziatorie, oggi sono un momento fisso, irrinunciabile e caratterizzante del programma della nostra Festa e che coinvolgono alcune migliaia di persone, sono state inventate alla Stazione. All’epoca suscitammo numerose polemiche, ma noi eravamo certi di dare una svolta ancora più conviviale alla manifestazione e tirammo dritti per la nostra strada. La massiccia partecipazione alle cene nei giorni della Festa, ha fatto capire a tutti che la nostra scelta era stata quella giusta.
Anche oggi, con tutte le Contrade si sono adeguate e attrezzate per fare grandi tavolate, i nostri venerdì sera prima del Palio sono tra i meglio organizzati, sia dal punto di vista della cucina che del divertimento. La Stazione è anche questo: stare insieme in allegria leccandosi i baffi con le specialità delle nostre cuoche. “Come noi altri un ce n’è altri”».

(foto di Marco Mazzolai)

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