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Prosegue la Stagione Teatrale al Teatro Verdi di Monte San Savino

Prosegue la Stagione Teatrale al Teatro Verdi di Monte San Savino

Prosegue la Stagione Teatrale al Teatro Verdi di Monte San Savino il quale apre il suo sipario a ben altri otto appuntamenti, prima di salutarci e prendere un periodo di meritato riposo. Una stagione variegata, quella 2023/2024, fatta di spettacoli e nomi conosciuti, ma anche di immaginazione, fantasia, impegno e novità grazie alla rassegne teatrali esterne. 

I prossimi otto appuntamenti ci guideranno da domani fino a metà aprile, in una sorta di portale spazio-temporale, nel quale entreremo con cappotti e sciarpe e ne usciremo pronti a gustare il profumo dei fiori, il tutto sempre accompagnato dall’inconfondibile gioia del teatro.

Iniziamo con febbraio, il primo appuntamento della stagione teatrale è giovedì 15 alle ore 21:15 con Un’operina da quattro soldi”. Un lavoro di teatro musicale che parte dalla settecentesca “Opera del mendicante”dell’inglese John Gay, sfiora “L’opera da tre soldi” di Brecht (1928) per arrivare a raccontare della vita criminale del nostro tempo. Questa Operina racconta ironicamente un mondo che aggiusta al suo interno ogni contraddizione e che, comunque, sembra andare allegramente alla deriva. Un racconto contraddistinto da un misto di pietà e ironia: così che i grandi personaggi di Gay – dai signori Peachum alla figlia Polly, dal Capitano Macheat (che rappresenta la nuova malavita dedita a loschi traffici) a Lockit, corrotto capo della polizia – ci appaiono in una continua lotta al reciproco massacro. 

Si prosegue nel mese di febbraio con Il Fantasma di Canterville”, mercoledì 28 alle ore 21:15, uno spettacolo liberamente ispirato al racconto di Oscar Wilde. Virginia, una ragazza sensibile e generosa, va ad abitare con la sua famiglia in un castello infestato da un terribile fantasma, condannato a tormentarsi finché una antica profezia non sarà compiuta. Tra notti macabre e inquietanti apparizioni, molte sorprese attendono il fantasma, che si ritrova a fare i conti con una strana famiglia dalle bizzarre abitudini che può essere più spaventosa di qualsiasi fantasma. Una prova coraggiosa attende la fanciulla, che dovrà affrontare un viaggio misterioso oltre la linea che divide la vita dalla morte, esperienza su cui nessuno saprà mai nulla.
Virginia ci conduce attraverso una storia ricca di humor e suspense, in cui razionalità e inquietudine si alternano, regalandoci momenti davvero spettrali. Un horror teatrale dalle atmosfere gotiche, un mosaico di paesaggi sinistri e personaggi non meno inquietanti. A dargli vita, da sola in scena, Angela De Gaetano.

Gli appuntamenti della stagione teatrale continuano nel mese di marzo con “Piccole donne crescono?”, giovedì 7 marzo alle ore 21:15.  Daniela Morozzi, Anna Meacci e Chiara Riondino sono le protagoniste di un testo brillante e commovente, a tratti parodistico e irriverente. Loro anche la scrittura drammaturgica che resta fedele al romanzo, seppur destrutturandolo nel linguaggio e nella tessitura generale per far emergere gli aspetti moralistici e i precetti etici tradizionali nei quali Jo, Meg, Amy e Beth sono inserite, ma anche la loro rabbia nei confronti delle costrizioni sociali e dell’onnipresente maschilismo.
Le sorelle March tentano a modo loro di infrangere le secolari leggi che stabilivano quale fosse la condotta appropriata ad una donna, rappresentano “un’incessante lotta anche interiore per trasformare la femminilità in qualcosa di meno piccolo”. Esattamente come noi, ancora oggi. L’epistolario e la biografia della Alcott fanno da contrappunto ai dialoghi per disegnare un quadro nuovo e tentare una risposta possibile al punto interrogativo presente nel titolo: “Piccole donne crescono?”. Eppure, Louise May Alcott ha inventato un genere diventando essa stessa un classico mondiale con cui dobbiamo rapportarci per proporre una nuova visione dell’identità femminile.

La stagione si conclude venerdì 15 marzo, sempre ore 21:25, con “Lo schifo-omicidio non casuale di Ilaria Alpi nella ventunesima regione”, una produzione Officine della Cultura.
Nel trentesimo anniversario dell’omicidio di Ilaria Alpi a Mogadiscio (1994-2024) Ottavia Piccolo è un’Ilaria Alpi appena uccisa, che si desta come da un improvviso letargo e ripercorre la propria vicenda in un susseguirsi di saette di memoria. Ne nasce una carrellata di frammenti, incursioni spietate nella ferita ancora sanguinante di una Somalia contraddittoria, terra di torbidi compromessi e nefandi accordi mascherati dietro l’alibi di una beffarda cooperazione.
In un vortice di evocazioni e di opposti stati d’animo, fra tesissime ascese e discese vertiginose, la tela del calvario si tesse e ritesse da sola, componendo un puzzle inaudito in cui le parole di Ilaria risuonano in una partitura di voci e musica, a sigillo di una grande “narrazione di immagini” dove l’Africa è ventaglio di suoni, odori, colori, percezioni sparse.

Ricordiamo anche gli appuntamenti esterni alla stagione teatrale come quelli facenti parte della rassegna “Il Giogo d’Inverno”. Una rassegna di teatro popolare promossa e organizzata da A.S. Monteservizi e Associazione Culturale Il Giogo con il patrocinio del Comune di Monte San Savino, che prende spazio all’interno del Teatro S.Prospero, Montagnano.

I due appuntamenti sono sabato 24 febbraio alle ore 21:15 con “Grisù, Giuseppe e Maria”, dell’associazione teatrale “Le Voci Dentro” (Assisi, Perugia) e sabato 23 marzo alle ore 21:15 con “Cabaret primo amore” dell’associazione teatrale “Il Carro” (Corciano, Perugia).

Il sipario del Teatro Verdi si apre ancora per l’ultimo appuntamento della rassegna teatrale per bambini e famiglie “Andiamo a Teatro”. OZz della mancanza e dello stupore” va in scena domenica 24 marzo ore 17:30. La produzione KanterStrasse tradisce l’opera di Frank Baum, autore del “Il Meraviglioso Mago di Oz,” per renderne possibile una messa in scena che renda il “teatro” necessario e capace di tenere testa alla nostra “immaginazione” che come tutti noi sappiamo è il nostro più meraviglioso super potere umano.
La nostra Dorothy farà più o meno tutto quello che Frank Baum ci ha narrato ma lo farà a modo suo, a modo nostro, incontrando personaggi leggendari e non perdendo mai di vista il suo obiettivo principale: ritornare nel Kansas, ritornare a casa.

L’ultimo spettacolo a calcare il palco è “Hotel 4 Stalle…forse 5!”, venerdì 12 aprile alle ore 21:15. In una grande città l’arrivo della notte accompagna gli esseri umani al meritato riposo… al lieto dormire. La voce “profonda e calda” dello speaker di Radio Titolo sulla frequenza 104.200 Mhz, attraverso l’etere entra nelle case della gente per alleggerire la fatica di una giornata di lavoro, raccontando i vissuti dei clienti che si avvicendano in “Hotel 4 stalle… forse 5”!
Gli attori diventano personaggi dalle mille sfaccettature comiche e tragicomiche, raccontando l’irraccontabile! Risate e un velatissimo fondo di ironica amarezza, caratterizzano la kermesse, mentre la voce accompagnata alla chitarra canta!
Hotel: “luogo di passaggio … di transizione”. Chi vi soggiorna spesso non vede chi ha intorno. Si ride, ci si diverte e si riflette su mille sfaccettature tragicomiche della natura umana mentre i “radioascoltatori a casa” che ascoltavano lo speaker, si addormentano e sognano di aver visto uno spettacolo: quello al quale presenzia il pubblico in sala.

Per maggiori informazioni, info e prevendite Officine della Cultura tel. 338 8431111
Monte San Savino – Ufficio Cultura – Palazzo Galletti, tel. 0575 8177272 con orario lunedì 15:00 > 18:00, mercoledì 10:00 > 13:00 e giovedì 15:00 > 18:00
Arezzo – Officine della Cultura via Trasimeno 16, tel. 0575 27961 con orario dal lunedì al venerdì 10:00 > 13:00 e 15:30 > 18:00

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