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Chiusi: TARI sconti a famiglie e imprese

Chiusi: TARI sconti a famiglie e imprese

Razionalizzare le spese in modo da diminuire i costi comunali e permettere una ripartizione della tariffa più equa possibile. In estrema sintesi potrebbe essere descritta così la filosofia seguita dal Comune di Chiusi per l’applicazione della TARI (tassa sui rifiuti che sostituisce la TARES e calcolata sulla metratura dell’immobile di residenza), discussa durante l’ultima riunione del consiglio comunale. Grazie a questa impostazione utenze domestiche (famiglie) e utenze non domestiche (imprese) di Chiusi potranno contare su uno sconto importante al momento del pagamento della tassa. Rimodulando la tariffa, infatti, alle famiglie della cittadina etrusca è stato applicato uno sconto del 30% alle famiglie con reddito ISEE non superiore ad 8500 euro riferito all’anno 2012 e alle famiglie con reddito ISEE non superiore a 20.000 euro con almeno un componente di età inferiore ai 10 anni.

Alle imprese invece particolarmente gravate lo scorso anno dalla Tares come pub, ristoranti, ortofrutticoli, bar, pescherie, trattorie, pizzerie, fiorai e pasticcerie sarà applicata una riduzione del 21% mentre per tutte le altre attività imprenditoriali la tassazione tornerà sostanzialmente ai vecchi parametri Tarsu.

“La Tari – dichiara il sindaco del Comune di Chiusi Stefano Scaramelli– è una tassa odiosa, ingiusta e iniqua, ma che purtroppo i Comuni sono chiamati ad applicare secondo la legge. Per questo siamo intervenuti in modo violento con lo scopo di alleviare la pesantezza della tassa sia a famiglie che a imprese. Abbiamo cercato la strada per rimodulare le tariffe e rendere più equa possibile una tassa scritta male generata da un meccanismo contorto e fumoso e che non tiene conto delle caratteristiche di una comunità. Le riduzioni che siamo riusciti ad applicare, 30% alle famiglie e 21% alle imprese, sono importanti e auspichiamo che possano rappresentare una bella boccata d’ossigeno.”

Se potessimo scegliere – dichiara l’assessore al bilancio Juri Bettollini – di certo non applicheremmo una tassa così insensata e iniqua come la Tari mirata solo a fare cassa e che non tiene conto delle difficoltà esistenti ancora per famiglie e imprese. Tuttavia siamo chiamati ad applicare la legge per come viene scritta, ma non siamo chiamati a restare inermi di fronte alle ingiustizie perché se è vero che le leggi esistono, esiste anche il buon senso. Per questo come amministrazione siamo intervenuti da subito con una tassazione al minimo per quanto riguarda la prima abitazione, con la riduzione dell’addizionale IRPEF della quale hanno beneficiato oltre 400 persone e con un bonus per le famiglie di 75 euro a figlio come sconto TASI. Abbiamo mantenuto le tariffe dei servizi a domanda del Comune fermi al 2008/2009 e adesso abbattiamo del 30% la TARI alle famiglie e del 21% alle imprese. Cambiare verso non è facile, ma la nostra città ne ha sempre più bisogno e con questo ci auguriamo che le nostre azioni siano un segnale concreto di quanto il nostro gruppo lavori unito per il bene della nostra città e per poter sognare un futuro migliore che Chiusi merita.”

Famiglie ed imprese di Chiusi potranno, dunque, contare su delle scontistiche importanti nell’applicazione della Tari e questo nonostante l’aumento della tariffa di gestione del servizio urbano di raccolta rifiuti chiesta e applicata da Sei Toscana (gestore unico del servizio integrato dei rifiuti urbani nelle province dell’Ato Toscana Sud, che riunisce Siena, Arezzo e Grosseto) che per il Comune di Chiusi avrà una incidenza di circa 90 mila euro. I maggiori costi del servizio, saranno comunque spalmati, cercando la maggiore equità possibile e quindi rendendo gli aumenti sostanzialmente invariati, tra tutte le famiglie del Comune con modifiche nelle tariffe che andranno in una forbice tra meno 7% e più 8% con tariffe sostanzialmente invariate per tutte quelle famiglie formate da tre o quattro componenti.

Nella maggior parte dei casi, dunque, la tassazione rimarrà mediamente invariata anche grazie al risultato del 70% di raccolta differenziata che ha consentito di limitare i costi crescenti del gestore.

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