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Il borgo dei delitti: cronache di un’indagine

Il borgo dei delitti: cronache di un’indagine

Un furto, un omicidio e sette squadre di investigatori in un borgo ammantato di mistero, nell’atmosfera noir dell’Italia degli anni ’30. Questa è l’ambientazione in cui si è svolto “Il Borgo dei Delitti”, il gioco di ruolo dal vivo organizzato dall’associazione Rizes nell’ambito della manifestazione “Il Borgo dei Libri” a Torrita di Siena, sabato 13 maggio. Complice una temperatura primaverile e un centro storico piccolo e accogliente, le squadre degli investigatori hanno passato una serata all’insegna del divertimento, partecipando a una narrazione coinvolgente e interattiva che ha suscitato gli applausi finali.

Che cos’era, nello specifico, il Borgo dei Delitti? Per chi ha giocato a Cluedo, è molto facile fa capire. Gli organizzatori hanno preparato una storia di crimine e mistero, in cui tutti i partecipanti (circa 35, suddivisi in sette squadre provenienti da tutta la provincia) dovevano svolgere un’indagine per scoprire il colpevole dell’omicidio e del furto di un libro prezioso. L’indagine si svolgeva lungo i vicoli del centro storico di Torrita di Siena, alla ricerca di indizi predisposti dagli organizzatori o interagendo con i gli altri personaggi, interpretati da bravissimi attori dell’associazione Rizes che si erano preparati a dovere, in un misto di fedeltà al copione e di improvvisazione teatrale. Vestiti nei costumi dell’epoca (l’indagine era ambientata nell’Italia degli anni ’30) e fedeli alle caratteristiche culturali e sociali del periodo, gli investigatori hanno interagito con il commissario, la vedova, il banchiere, il farmacista e tanti altri personaggi. Alla fine del gioco, la squadra che è riuscita a comprendere i dettagli della vicenda e a smascherare il colpevole dell’omicidio si è conquistata la vittoria.

Ho partecipato con entusiasmo al Borgo dei Delitti, in parte perché appassionato di giochi di ruolo, in parte perché fiducioso nelle capacità creative dell’associazione Rizes: aspettative che sono state ben ripagate, con una serata di gioco avvincente e ben orchestrato. La squadra degli “Allegri Birboni” in cui militavo assieme a Gessica e ad Elena non ha vinto, ma ci siamo comunque divertiti e abbiamo gironzolato per Torrita armati di lente di ingrandimento, taccuino e documenti sui sospettati. Attendiamo con ansia la prossima avventura!

Gli “Allegri Birboni” pronti all’indagine per le strade di Torrita di Siena!

Il Borgo dei Delitti si inserisce nella fortunata tradizione dei murder party, che negli ultimi decenni hanno registrato un crescente interesse; si tratta di un gioco di ruolo ispirato ai libri gialli, una storia di investigazione che mette in pratica una vicenda poliziesca. Nella versione con pochi partecipanti, ognuno interpreta un ruolo: uno dei giocatori è colpevole del reato, ma è ignoto agli altri giocatori e deve rimanere tale, mentre gli altri dovranno scoprirlo e denunciarlo. Una tipologia di gioco come questo ha bisogno di un copione ben strutturato, di un gruppo di persone che agiscono come organizzatori o arbitri dell’evento e di una grande capacità di mettersi in gioco e di interpretare un ruolo da parte di tutti i partecipanti, contribuendo a creare una narrativa condivisa e interattiva.

La presenza di attori, di copioni ben congegnati e di scenografie adatte allo scopo possono rendere il gioco ancora più avvincente; altre tipologie diventate famose sono le “cene con delitto” oppure i “weekend con delitto”, rispettivamente versioni più brevi o più lunghe del classico “murder party”. La sapiente miscela tra messa in scena teatrale, gioco di ruolo e giallo deduttivo rendono l’esperienza unica e accattivante, capace di creare una competizione positiva tra i giocatori o le squadre in gara.

Nello specifico, il Borgo dei Delitti si qualifica come un gioco di ruolo di investigazione, in cui i giocatori non erano obbligati a recitare ma potevano semplicemente indagare lungo le strade di Torrita di Siena, interagendo con attori bravissimi e uno staff che ha curato nei minimi dettagli l’ambientazione e la trama. Dopo una bella serata, non posso che auspicare l’arrivo di altri eventi di questo tipo in Valdichiana, costellata di tanti borghi che ben si presterebbero a giochi di ruolo e a “murder party” ben costruiti!

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