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­47° Cantiere Internazionale d’Arte: tra Montepulciano e la Valdichiana dal 16 al 31 luglio

­47° Cantiere Internazionale d’Arte: tra Montepulciano e la Valdichiana dal 16 al 31 luglio

Internazionale, multidisciplinare, devoto alla crescita culturale dei giovani e alla valorizzazione della creatività contemporanea, da sempre inteso come evento inclusivo e collettivo, lontano dalle logiche di ogni divismo: dopo 47 anni il Cantiere Internazionale d’Arte riconferma, edizione dopo edizione, la sua aderenza al sogno utopistico del suo fondatore, il compositore e intellettuale tedesco Hans Werner Henze che volle trasformare uno dei borghi più incantevoli e autentici della Toscana in una fucina di bellezza socialmente utile attraverso il linguaggio sovranazionale della musica, lavoro quotidiano che sfocia ogni anno nel Cantiere, evento d’arte, democratico e orizzontale, festa di tutti, dai tanti illustri ospiti internazionali ai giovani del borgo, in quindici giorni che davvero trasfigurano le pietre rinascimentali di Montepulciano in sogno, suono e futuro.

La manifestazione è stata presentata lo scorso 6 luglio presso il Consiglio Regionale della Toscana, sottolineando l’importanza di una fondazione che coinvolge 8 Comuni della Valdichiana Senese, a rappresentanza di quella Toscana diffusa che sa muoversi insieme affermandosi nel mondo.

L’opera buffa Rita – due uomini et una donna di Gaetano Donizetti apre la manifestazione sabato 16 luglio 2022 (ore 21:30), al Teatro Poliziano: rarissimo titolo del repertorio donizettiano, l’atto unico è presentato per la prima volta nella trascrizione per orchestra da camera appositamente commissionata a Paolo Cognetti. Sarà il regista francese premiato con l’Ordine delle arti e delle lettere Vincent Boussard a firmare l’allestimento; la parte principale è affidata allo stimato soprano Patrizia Ciofi, mentre il direttore musicale del Cantiere Marc Niemann sarà sul podio dell’Orchestra La Filharmonie.

Fino al 31 luglio, sono 42 gli appuntamenti in programma. Con due orchestre giovanili – quella poliziana nata col Cantiere e l’Orchestra Giovanile del Conservatorio della Svizzera Italiana – e ancora due orchestre di provata esperienza – l’Orchestra della Toscana e i Dresdner Sinfoniker, vera formazione all stars dalle collaborazioni trasversali – tutte in residenza e impegnate su palchi diversi e in progetti di vero “spettacolo musicale”, come vuole la prima definizione interdisciplinare di Henze, i centri e le campagne del senese verranno davvero invasi di musica, arte e vita in comune coi 320 artisti provenienti da tutto il mondo, fra cui spiccano i nomi della nippo-statunitense star del pianismo internazionale Mari Kodama, protagonista del Concerto di Chiusura su repertorio della compositrice Silvia Colasanti, Schumann e Prokofiev. Ed ancora il primo ballerino di Amburgo, l’ucraino Oleksander Ryabko, il direttore d’Orchestra Yuman Ruiz cresciuto ne El Sistema di Abreu, lo storico ensemble Sentieri Selvaggi guidato da Carlo Boccadoro, impegnato anche come pianista insieme ad Andrea Rebaudengo nell’omaggio al percorso sperimentale di Franco Battiato.

Un percorso a parte verrà invece dedicato all’omaggio a Pier Paolo Pasolini nel suo centenario sotto il titolo PSLN, con l’inedita drammaturgia di Roberto Paci Dalò e Benedetta Bronzini che arricchirà il totale di 15 première assolute e commissioni del Cantiere, a dimostrazione della nuova vivacità creativa fortissimamente voluta dal suo direttore artistico, il compositore italiano Mauro Montalbetti che chiosa così le sue scelte artistiche per questa ricchissima edizione: “Evidenziamo il notevole sforzo produttivo con quattro opere di teatro musicale, di cui due espressamente commissionate a giovani compositrici, ed una di repertorio tradizionale; il gran numero di commissioni (dieci) e poi la danza, le innovazioni multimediali, ma più ancora la significativa ricostruzione della dimensione internazionale, dopo che le ultime stagioni avevano limitato la circolazione degli artisti”.

Un vero dedalo di trame artistiche in continuo dialogo è dunque il Cantiere di oggi, le cui collaborazioni sul fronte dell’educazione musicale e culturale dei giovani si moltiplicano: dallo IED Istituto Europeo di Design sul fronte visuale alla storica collaborazione con SummerLab dell’Accademia Europea di Musica e Arti Palazzo Ricci, proseguendo con i giovani scenografi dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e con la light designer selezionata dal Guido Levi Lighting Lab, impegnati per la Rita di Donizetti, quindi coi giovani compositori senesi dell’ISSM Rinaldo Franci di Siena e autori di uno degli appuntamenti bandistici, da sempre cuore pulsante e musicale della città di Montepulciano nel suo legame indissolubile con l’esperienza pioneristica di Henze. Per rafforzare il diritto alla cultura, il Cantiere Internazionale d’Arte introduce quest’anno il servizio di babysitting musicale gratuito: gli adulti potranno così seguire spettacoli e concerti, mentre i bambini, neonati compresi, rimarranno in compagnia degli esperti dell’Istituto Henze per fare attività di propedeutica musicale, affinché tutti, in tutte le età, partecipino all’esperienza musicale e culturale del Cantiere Internazionale d’Arte.

Perché potenziare la conoscenza della musica e delle arti tra i giovani non è solo cantiere di nuovi talenti come futuri professionisti, ma è anche – e prima ancora – atto politico e sociale di affrancamento dall’indifferenza, di insegnamento all’ascolto reciproco, cammino di formazione per cittadini migliori attraverso il bello. Un percorso divulgativo e educativo che ha il suo momento di visibilità durante l’appuntamento estivo, ma che è frutto di un lavoro svolto tutto l’anno da molti anni grazie al sostegno economico del Comune di Montepulciano.

La Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte, con gli esperti e i docenti dell’Istituto di Musica Henze, vanta infatti solo nel 2022 un totale di 1.200 fruitori delle molteplici iniziative di didattica musicale su una popolazione di circa 15.000 abitanti, statisticamente dunque ogni famiglia del territorio viene in contatto con i suoi programmi musicali. Il dato più virtuoso sta però nella continuità pluriennale poiché ovviamente, ad ogni stagione dal 1997 e senza interruzioni durante la pandemia, le nuove classi di bambini si aggiungono alle generazioni precedenti così da costituire in prospettiva una società che non ha eguali in Italia in termini di alfabetizzazione musicale. Inoltre da quest’anno Montepulciano ha reso gratuita e universale l’attività di propedeutica e didattica musicale per tutti gli studenti delle scuole pubbliche del territorio e soprattutto il percorso formativo ha una valenza curriculare. Nel solo anno scolastico 2021/22 772 bambine e bambini delle scuole primarie e delle scuole per l’infanzia hanno partecipato al progetto “Orchestra in classe”, programma avviato nel 2007, che rappresenta un’eccellenza riconosciuta da operatori e specialisti, anche in virtù dello strumentario (violini e violoncelli) messo gratuitamente a disposizione degli studenti. Inoltre l’avvicinamento a strumenti musicali più inusuali per le scuole primarie è stato successivamente integrato con i fiati (clarinetti, sassofoni, trombe) e con le percussioni, assegnando ai diversi plessi scolastici coinvolti differenti sezioni musicali.

A testimoniare l’alfabetizzazione musicale di Montepulciano e del relativo contesto territoriale ci sono poi i numeri e le qualità dell’Istituto di Musica Henze: 420 gli allievi coinvolti in 34 corsi di strumento individuale, dal corno all’insegnamento per dj e producer, e diversi corsi collettivi che formano organici quali Orchestra Poliziana, Corale Poliziana, Coro Giovanile Valdichiana, Coro di Voci Bianche in grado di esibirsi su palcoscenici significativi, con rilevanti collaborazioni nazionali e internazionali. Il solo corso di arpa annovera 20 iscritte, un dato numericamente insolito persino per i Conservatori, mentre sono attive ben 12 classi di solfeggio a partire dai bambini più piccoli. Si delinea dunque un caso pilota unico nel panorama italiano e assai raro anche in quello europeo, a dimostrazione che, quando le istituzioni territoriali credono e sostengono economicamente un progetto di divulgazione culturale e inclusione sociale, esso cresce oltre i propri confini e le aspettative anche dei grandi intellettuali visionari del ‘900, come Henze, fino a trasformare intere valli in terra musicante, popolata da cittadini in grado di ascoltare e di praticare la rara arte dell’attenzione.

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