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Vendemmia: la Toscana affronta bene l’annata sfavorevole

Vendemmia: la Toscana affronta bene l’annata sfavorevole

L’annata 2014 verrà ricordata in modo molto negativo dai viticoltori di tutta Italia. Quest’anno, infatti, a causa del tempo inclemente e particolarmente piovoso, la vendemmia risulterà scarsa e il vino prodotto sarà caro e non eccellente.

In Toscana, tuttavia, la produzione ha registrato un aumento del 10%, frutto anche delle perdite registrate negli scorsi anni. La vendemmia è stata quindi piuttosto generosa, ma cara. Infatti, a causa del maltempo, sono proliferati funghi e malattie della vite quali l’oidio, la peronospora e la muffa grigia. Per contrastare questo problema, i viticoltori sono stati costretti a investire di più nella cura dei vigneti, e queste spese aggiuntive si tradurranno in un aumento del costo del vino prodotto di circa il 20-30%.

La qualità, seppure inflazionata, non dovrebbe risultare deludente: si prevede una produzione di circa 300 milioni di bottiglie e un vino “interessante e coraggioso“, secondo le parole di Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana.

Un dato importante sarà dato dalla ricaduta occupazionale del settore: saranno ben 18 i settori coinvolti nelle operazioni di raccolta e produzione:

Riguarda – spiega Coldiretti – sia le persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia quelle impiegate in attività connesse e di servizio: dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie e molto altro. Ulteriori spinte all’occupazione arriveranno proprio dalla vendemmia e dalla prossima raccolta di olive, che richiederà l’impiego di circa 4.ooo lavoratori stagionali. Tra di loro figureranno molti studenti, pensionati e cassintegrati che sfrutteranno l’opportunità del voucher.

In Valdichiana, la vendemmia prenderà il via principalmente a cavallo tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, per la produzione di Chianti, Chianti Classico e Nobile di Montepulciano, mentre in altre zone della Toscana è già iniziata da alcuni giorni. Sarà dunque decisivo l’andamento climatico di settembre, che determinerà la qualità finale della stagione.

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