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Un barlume di speranza

Un barlume di speranza

Divertente, geniale e politicamente scorretta. Questa è Un Barlume di Speranza, serie web ideata da Manuel Grieco, girata in Valdichiana e nella provincia di Siena. La serie ha già riscosso un discreto successo: il primo episodio, pubblicato a fine agosto, ha già fatto oltre 2.600 visualizzazioni su youtube, mentre il secondo è stato proiettato in anteprima al Roma Fiction Festival.

Permettendo a giovani attori e registi di dimostrare le proprie capacità ad un vasto pubblico in modo totalmente gratuito, le web series sono un fenomeno che si è diffuso negli scorsi anni soprattutto grazie a Youtube (in Italia,  ultimamente, sono diventate famose serie web come Lost in Google e Freaks!).

Recentemente ho avuto occasione di incontrare Manuel, che in esclusiva per La Valdichiana ci racconta la sua esperienza sul set di “Un Barlume di Speranza“.

Come è nata l’idea di Un barlume di speranza?

L’idea di fare questa serie è nata un paio di anni fa, scaturita dalla mia passione per le serie americane. Volevo riprendere lo stile “politicamente scorretto” di alcune serie comedy, in particolar modo di It’s always sunny in Philadelphia, e riportarlo in un ambiente totalmente italiano. Il pilota della serie lo abbiamo girato due anni fa e mai pubblicato, poi quest’anno abbiamo deciso di riprendere il progetto e quindi di girare nuovamente il primo episodio.

Di cosa parla la serie?

La serie parla di quattro ragazzi che gestiscono un bar. Viene lasciato in eredità dal padre di due di questi ragazzi, Manuel e Martino, un bed and breakfast, aiutati da Luca e Alessandro, decidono di convertirlo in un bar. A causa della crisi e della posizione fuori mano del bar, i quattro si ingegnano ogni volta per cercare di tirare su qualche soldo, anche con metodi poco etici, quasi “delinquenziali”.

Dove vengono girate le scene?

Ad eccezione di alcune riprese esterne fatte a Trequanda, l’intero set del bar è allestito a casa mia. Ho voluto ricreare nel modo più fedele possibile quello che potrebbe essere un classico bar dei dintorni. Vi racconto un aneddoto divertente: volevo a tutti costi un bancone da bar, l’ho trovato usato a poco prezzo su internet a Marina di Pietrasanta, siamo andati con gli altri là a prenderlo con un rimorchio per cavalli, cercando di tenere fermo il bancone per tutto il tragitto del ritorno circondati da un odore che vi potete immaginare benissimo.

Quante persone ci sono dietro a un progetto del genere?

A parte me che recito, scrivo e faccio il regista, gli altri attori: Luca Migliorucci, Martino Castellani e Alessandro Lazzi. Poi ovviamente la troupe: il direttore della fotografia Francesco Peruzzi, l’operatore di ripresa Emiliano Migliorucci , il fonico Fabio Stefanucci, l’addetta al trucco Mariasole Rinaldi, Yari Svetoni al missaggio sonoro, e tutti gli altri che hanno più volte collaborato: Davide Vannuccini, Marco Scalzo, Cristina de Pascali e Eugenio Forconi. Per le musiche originali ci siamo avvalsi della preziosa collaborazione di Pierluigi Pietroniro, che ha lavorato e che continua a lavorare come primo e secondo violinista, per Ennio Morricone, collaborando in passato anche con Piovani e Piersanti. Ovviamente ringrazio tutti della loro preziosa collaborazione, citando anche il Comune di Trequanda che ci ha patrocinato e la casa di produzione SpeedArrow .

Come è stata l’esperienza romana?

Al Roma Fiction Festival siamo stati accolti bene anche perché negli ultimi tempi si stanno interessando molto alle web series. Dopo la proiezione dell’episodio il pubblico era molto soddisfatto e gli applausi sono stati molti. Prossimamente, il 23 e 24 novembre saremo in concorso a Perugia all’ IMMaginario Festival.

Prima di salutarci e augurarvi buona fortuna, a quando il prossimo episodio?

Il terzo episodio lo stiamo ultimando in queste settimane e sarà al più presto pubblicato. Mi raccomando seguiteci su Youtube e sulla nostra pagina Facebook , dove cercheremo di mettere sempre più materiale. Ringraziamo i tanti che si son già iscritti, solo con il vostro supporto possiamo portare avanti questo progetto.

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