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SPUNTIAMO INSIEME CLASSIFICHE: le migliori schiscette “local” per i pigri

SPUNTIAMO INSIEME CLASSIFICHE: le migliori schiscette “local” per i pigri

L’estate delle Sagre viventi è ufficialmente iniziata.

Ci vuole tanto impegno e dedizione per scansare nel nostro bellissimo territorio le tante sagre, feste di paese e rievocazioni storiche che d’estate, nonostante il caldo afoso, promettono degne e variegate abbuffate. In questa parte di mondo la fame non va  mai in vacanza, nemmeno con 40 gradi all’ombra.

Nei mesi estivi qualsiasi cosa riesca a tenermi lontano dai fornelli è sempre ben accetta; se fossi una persona coraggiosa intraprenderei la lunga strada per sedermi ad un tavolo qualunque di una delle 1000 sagre della zona, ma dal momento che sono pigra dentro preparo e mangio tutto freddo.

Ho fatto già abbastanza file nella mia vita per accaparrarmi il piattino più grosso al buffet degli aperitivi e per entrare in discoteca quando ancora andava di moda, non ho più il fisico per sfidare la massa di affamati in coda, meno che meno la pazienza di aspettare che si liberi un tavolo per consegnare, oltre alla speranza di mangiare presto, il mio ordine cartaceo probabilmente sbagliato per la fretta e la miopia.
Vi basta sapere che, anche io, nel profondo ho la mia classifica di sagre preferite, ma non la scriverò, non si sa mai che mi faccia coraggio e mi metta in fila. 

Comunque a  forza di googlare Sagre in Toscana mi è venuta una certa fame, e dal momento che invece quella che manca è sempre la voglia di cucinare, vi propongo la mia personalissima classifica delle Schiscette Pret a Manger per prati, spiagge o parcheggi, ovviamente d’ispirazione local.
Se a prepararle poi è qualcun altro la felicità è doppia!!!

Lasciatemi qui

Ecco a voi per questo nostro terzo appuntamento di Spuntiamo Insieme Classifiche la mia “Personalissima Top 7 delle Schiscette local per pigri che scansano le sagre

7° posto:  la Schiscetta Pappa al pomodoro

Se hai un  figlio duenne che la sera mangia solo brodo, oltre a disdire la pulizia mensile del viso dall’estetista, puoi unire l’utile al dilettevole, surgelandone litri e litri in opportuni monodose.

Brodo alla mano, basta solo una buona passata di pomodoro e gli avanzi di pane e la pappa al pomodoro è pronta per essere schiscettata in frigo. Sempre che il mio paziente compagno abbia voglia di tagliare grossolanamente il pane e sfidare la calura dei fornelli.
Consiglio dello chef: spesso utilizziamo anche i pezzi di schiacciata avanzati che rispetto al pane toscano sono più saporiti oltre che più unti.

6°posto: la Schiscetta con la mia Cecina rivisitata 

Se prima ho parlato utilizzando il plurale come se partecipassi attivamente all’atto di cucinare la pappa al pomodoro sappiate che era solo un vezzo stilistico, di solito il mio contributo alla ricetta si ferma all’assaggio finale. Un ruolo di primo piano invece lo detengo nella della preparazione della Cecina o farinata. Anche perché in casa mia sono l’unica a cui piace, sarà per l’assonanza con il mio nome.

La preparo sia in versione classica quindi solo olio, sale, farina di ceci e acqua, sia in versione rivisitata aggiungendoci prima della cottura in forno le carote o le zucchine grattate.

Ve la consiglio fredda con spalmato sopra un formaggio fresco.

5° posto: la Schiscetta con Bruschetta pomodoro e aceto balsamico

Quando la mia voglia di cucinare tocca i minimi storici e nessuno mi corre in auto con una soluzione pronta, casco sul banale, ma casco bene.

Adoro talmente tanto le bruschette che mi chiedo come si possano relegare all’antipasto nei menù dei ristoranti, io che spesso le ordino come piatto principale. E nonostante questo sono sempre l’ultima a finire il mio piatto. SLOW FOOD con me non è un eufemismo.

La classica bruschetta al pomodoro è ovviamente una delle mie preferite. Da grande golosa se posso aggiungo ai pomodori un po’ di aceto balsamico invecchiato.
Unico inconveniente è che spesso nel tentativo di mangiarla mi cascano tutti i pomodori, ma se la si mangia in un prato non ci si deve preoccupare di non sporcare il pavimento di casa.

4° posto: la Schiscetta  Bruschetta di fagioli e cipolla rossa

Nel mio corpo scorre il 50% di sangue toscano e ogni tanto questo 50% prende il sopravvento sulla parte lombarda. Nella scelta della variante di fagioli ad esempio.  Quando si dice le cose importanti della vita.

I fagioli cannellini cucinati da una sapiente mano toscana – non la mia – con il loro brodino sono per me una delle cose più buone in assoluto, talmente buone che portarli con sé per un pranzo olè è sempre una scelta azzeccata, se poi si aggiunge anche un po’ di cipolla rossa cruda tagliata grossa non rischiamo nemmeno di essere importunati e il relax è doppiamente assicurato.

Foto relax con sbuccio
3° posto: la Schiscetta con Panzanella croccante

Mi vergogno un po’ ad ammettere che ho assaggiato la panzanella per la prima volta a 17 anni suonati, da giovane il pensiero di mangiare il pane bagnato non era nella mia Top Ten delle cose da fare. Me sciocca. La vecchiaia mi ha per fortuna portato consiglio e saggezza, trasformando la panzanella in uno dei miei piatti preferiti, soprattutto se anche in questo caso la trovo già pronta.
Una variante che mi piace tantissimo è la panzanella croccante, fatta con i pezzi di pane unti e ripassati in forno che quando li addenti rischi di romperti un dente, ma almeno per una giusta causa.

2° posto: la Schiscetta con Insalata fredda di farro, fave, asparagi e pecorino

Le insalate fredde sono il salva pranzo e il salva cena per eccellenza e non solo d’estate, dal farro al riso, dalla pasta al qualsiasi altro cereale, posto che vai schiscetta pronta che hai.

Anche in questo caso possiamo fare una versione local per non cadere nel solito clichè del pomodoro, mozzarella e basilico.

La mia variante prevede il farro come base, fave fresche, asparagi e sopra scaglie di pecorino.
Una variante però incompresa, dal momento che in casa mia sono l’unica a cui piacciono le fave fresche, in più il mio compagno soffre di una versione local del favismo di Pitagora e quindi sono bandite.

Preparatela voi, poi mi invitate.

1° posto: la Schiscetta con Polenta fritta e sugo di fegatini

C’è qualcosa di più buono del sugo dei crostini neri toscani?
Io ne sono ossessionata, capacissima di mangiarlo anche senza pane direttamente con il cucchiaino.

Estate o inverno per me non passa mai di moda e sopra alle fette di polenta fritta trasforma un’ anonima schiscetta in una schiscetta gourmet. Dovevo finire con il botto!

Questa classifica non potevo non dedicarla al cibo, sarà scontata, ma se l’estate per me è piedi a mollo nell’acqua gelata e cercare di sopravvivere al caldo, per molti è un vero e proprio pellegrinaggio delle sagre.
Dopotutto in questa bellissima parte di mondo le settimane si scandiscono ancora a tempo di sagre.

Io, se cucinassi

Ho pensato che quindi potevo evitare di scrivere sempre cose strampalate e non geolocalizzate, inserendo tra il serio e il faceto anche qualche classifica più local, non si sa mai che diventi Profeta in Patria. Sicuramente mi sono data delle idee per i pranzi e per le cene estive, famiglia permettendo.

Vi saluto e vi auguro quindi buona schiscetta di cibi toscani che non troverete mai nei ristoranti All you can eat, ma sicuramente nella sagra sotto casa.

Alla prossima spuntata!

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