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Operai agricoli cinesi clandestini e sottopagati, chiusa azienda agricola

Operai agricoli cinesi clandestini e sottopagati, chiusa azienda agricola

I carabinieri della Stazione di Sinalunga ed i colleghi del N.I.L. (Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro) di Siena hanno effettuato accertamenti, intrapresi diverse settimane fa, e durante un controllo congiunto in materia di lavoro, sono stati trovati, intenti a raccogliere ortaggi in un’azienda agricola, alcuni lavoratori di nazionalità cinese.

Tre di questi sono risultati essere clandestini e pertanto per loro è scattato il provvedimento di espulsione, mentre per il proprietario dei terreni (un italiano residente in Valdichiana) è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale per aver impiegato personale irregolare.

I successivi accertamenti condotti dai militari hanno permesso di accertare che i lavoratori cinesi, reclutati da connazionali a Firenze, lavoravano 11 ore al giorno ed erano pagati meno di 3 € l’ora. Gli ortaggi e le verdure raccolte venivano poi ritirate e rivendute nei mercati di Firenze e Prato da un’azienda cinese totalmente in nero, ossia sconosciuta da qualsiasi Pubblica Amministrazione. Due le persone denunciate in stato di libertà, X. D., cinese residente a Prato ed un imprenditore italiano, oltre a sanzioni amministrative per oltre 15.000 €.

Questo è solo l’ultimo dei mirati controlli disposti dal Comandante Provinciale dei Carabinieri ed attuati dai Carabinieri dell’Arma Territoriale e dai Carabinieri dei Reparti Specializzati (N.I.L.) per contrastare i fenomeni di concorrenza imprenditoriale scorretta, attuata da soggetti che riescono a praticare prezzi più bassi rispetto agli imprenditori “onesti” sottopagando le maestranze e non denunciando nulla all’Erario.

Foto di repertorio

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