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Il Teatro Signorelli di Cortona: oltre 150 anni di storia e cultura

Il Teatro Signorelli di Cortona: oltre 150 anni di storia e cultura

“Fu Luca persona d’ottimi costumi, sincero et amorevole con gli amici, e di conversazione dolce e piacevole con ognuno, e soprattutto cortese a chiunque ebbe bisogno dell’opera sua e facile nell’insegnare a’ suoi discepoli. Visse splendidamente e si dilettò di vestir bene; per le quali buone qualità fu sempre nella patria e fuori di somma venerazione”

Così Giorgio Vasari ci racconta quello che fu Luca Signorelli, pittore, architetto e poliedrico artista quattrocentesco al quale è dedicato l’altrettanto poliedrico teatro della città di Cortona.

Cortona appunto. Mura risalenti ai tempi degli Etruschi racchiudono edifici centenari animati da una grande vitalità, storia e cultura cittadina. Una fiamma vigorosa che, nonostante lo scorrere della storia, può affievolirsi senza mai spegnersi, a volte rinascendo ancora più calorosa, come nel caso di Cortona. Nel corso dei secoli, infatti, è stata di ispirazione per artisti e personalità politiche, religiose e umanistiche. Centro economico e commerciale della Valdichiana e di una Toscana leopoldina che lustro dette proprio a quelle mura.

Venendo a oggi Cortona è apprezzata da turisti e abitanti  sia per la storia che per la modernità che offre. Da anni ormai il festival internazionale di fotografia, Cortona On The Move, ha luogo tra le strade della città, attirando gli occhi di tutto il mondo.

Ma veniamo al Teatro Signorelli di Cortona, che mai ha arrestato il proprio percorso, solo una pandemia globale lo ha messo in ginocchio, ma egli si è rialzato più forte e pronto per un nuovo sentiero da percorrere.

Provando ad immergerci nella storia. Tornando al 1700, in piazza Signorelli di Cortona, potevamo trovare la vecchia chiesa di S. Andrea al posto dell’attuale teatro, sconsacrata per far spazio al loggiato che ospitava il mercato dei cereali. Fu poi con il Granduca di Toscana, Pietro Leopoldo, che la città visse un periodo di rinascita. Egli, infatti, iniziando con il costellare le campagne cortonesi con le famose “leopoldine”, concluse la sua opera di mecenatismo proprio con la città stessa, rinnovando e bonificando le piazze centrali e donando appunto un nuovo teatro o almeno l’embrione di esso.

teatro signorelli cortona esterno

È nel 1854 infatti che Carlo Gatteschi viene incaricato della costruzione di un teatro proprio in quel loggiato che ospitava cereali e messi fino a quel periodo. Egli prese in carico il progetto e realizzò un teatro in perfetto stile Neoclassico. Affreschi e ricami alle pareti andarono a decorare un atrio ampio e curato nei minimi dettagli, luogo ideale per poter ospitare un pubblico impaziente di poter assistere a rappresentazioni, mostre ed opere. La sala comprendeva e comprende tutt’ora una platea ampia e ricca, circondata da quattro file di palchi, i primi semplici, gli ultimi con rifiniture in legno. Tutto è completato da un soffitto affrescato di un bell’azzurro con richiami floreali, come a voler ampliare la grandezza del teatro e far credere allo spettatore ed all’attore di essere in un luogo non chiuso bensì aperto, dove la propria voce e le parole espresse possono uscire all’esterno e diffondersi. All’esterno invece un loggiato sorretto da 16 pilasti su due file simmetriche osserva la piazza omonima dall’alto, come a voler spiccare e richiamare il pubblico a sé.

Nel corso degli anni, dalla costruzione ad oggi, il teatro Signorelli ha personificato varie funzioni, da centro per assemblee cittadine a cinema negli ultimi tempi, nota comune con altri teatri della Valdichiana che abbiamo incontrato nel nostro percorso. Discordante dagli altri suoi vicini però il Signorelli lo è stato nel corso del ‘900. Abbiamo visto come molti teatri, soprattutto nel periodo della Seconda guerra mondiale, abbiano arrestato il proprio lavoro cambiando funzione. Da alloggi per i soldati alleati a centri di propaganda per il regime fascista. Il Signorelli invece, vuoi per l’importanza del teatro e della città di Cortona, non ha mai cambiato ruolo, continuando ad ospitare rappresentazioni e opere al proprio interno dando continuità alla celebrazione della cultura a testa alta. Questo ha fatto si che venisse conosciuto e ricercato a livello nazionale e internazionale da alcune importanti compagnie. Negli anni attori, registi e sceneggiatori hanno calcato il palco del Signorelli. Per citarne alcuni basta fare i nomi di Stefano Accorsi, Alessandro Preziosi, Ambra Angiolini fino ad Alessio Boni, colui che dopo il periodo di chiusura causato dal COVID-19 ha simbolicamente riaperto le porte del teatro per dare il via al nuovo inizio.

Ma non solo nell’importanza delle rappresentazioni il teatro Signorelli si distingue dai suoi limitrofi omonimi. Dagli anni duemila, infatti, si tengono al Signorelli alcuni dei concerti di musica Jazz del Cortona Jazz, evento musicale che richiama alcuni dei musicisti del genere più apprezzati a livello mondiale. Da anni anche per quanto riguarda l’enogastronomia il teatro recita un ruolo fondamentale essendo appunto luogo in cui il Cortona Vini ed altre associazioni gastronomiche della zona hanno deciso di celebrare i propri eventi ed aprirli al pubblico. Per concludere l’elenco di attività che questo teatro ha accolto citiamo il grande concerto organizzato da Lorenzo Cherubini, Jovanotti, nell’agosto del 2013. L’artista, originario proprio di Cortona, decise di rendere omaggio alla sua città organizzando un concerto proprio in piazza Signorelli, con il palco all’aperto rivolto esattamente verso il teatro, questo a far capire l’importanza del luogo per la cultura e l’arte.

Il Signorelli continua anche in questa estate 2021 ad organizzare serate, questa volta spostandosi di qualche passo, fungendo da cinema all’aperto nell’anfiteatro del parco cittadino. Gestito dall’accademia degli Arditi e di loro proprietà prosegue il suo cammino aspettandoci a porte aperte, con una stagione teatrale da far invidia a teatri magari più nominati, ma con forse meno qualità di scelte e di rappresentazioni.

Il Vasari elogiava nel 1500 Luca Signorelli e sicuramente quest’ultimo avrebbe elogiato la Città di Cortona per aver lui dedicato una piazza e un teatro così importanti ed unici.

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