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Il crollo delle mura di Collazzi a Montepulciano

Il crollo delle mura di Collazzi a Montepulciano

Nel pomeriggio di martedì 15 Marzo 2022, si è verificato il crollo di una porzione delle mura castellane di Montepulciano, un’area di circa 30 metri in via di Collazzi, nella zona ovest del centro storico poliziano. Il crollo è avvenuto in corrispondenza di un edificio di civile abitazione e segue degli interventi di manutenzione straordinaria avvenuti nei giorni precedenti da parte dell’amministrazione comunale. 

La condizione delle mura e il rischio di crolli dovuti all’incuria e alla mancata manutenzione era già stata denunciata da molti anni da parte della cittadinanza. Ad esempio, l’associazione “Italia Nostra” aveva segnalato il problema nella propria “lista rossa” già dal 2018, ponendo le mura tra i beni in pericolo. A livello locale, soprattutto l’associazione “Il Bersaglio” si è spesa attivamente per porre l’attenzione sulla tutela del paesaggio di Montepulciano e sull’erosione del suolo, schierandosi in passato contro il progetto del “Parcheggio Multipiano” e lamentando a più riprese la mancanza di interventi sulle mura castellane, nel tratto particolarmente delicato di Collazzi.

In attesa dell’esito delle indagini sulla stabilità della costruzione, già da sabato 19 marzo è stato disposto dal Sindaco Michele Angiolini lo sgombero dell’abitazione sotto la quale è avvenuto il crollo. La famiglia si era già spostata dal giorno precedente, per ulteriore cautela.

Le denunce dell’Associazione “Il Bersaglio”

In relazione al crollo avvenuto il 15 marzo, non si è fatto attendere il comunicato dell’associazione “Il Bersaglio”, che ha così commentato l’accaduto:

“Il tema delle fragili e scarsamente manutenute mura castellane – già in precedenza sollevato da privati ed anche in contesti politici come il Consiglio comunale, con particolare riferimento proprio al tratto di Collazzi – era già pluridecennale, nonché puntuale oggetto di diversi documenti, compreso il nostro della primavera 2018, inviati al Comune.

Sconcerta la dichiarazione – francamente imbarazzante – dell’Assessore ai Lavori Pubblici Raspanti (già capogruppo di maggioranza nel mandato 2014-19 e già in Giunta anche in precedenza) che a seguito del grave crollo avvenuto martedì 15 u.s. abbia dichiarato (La Nazione del 17.3.22) che forse sarà colpa di qualche infiltrazione, quando è chiaro a tutti che il cedimento è avvenuto in concomitanza di lavori ordinati dalla sua Amministrazione, apparsi a tutti “scellerati”, avendo riguardato la totale estirpazione-eradicazione di tutta la vegetazione per un lunghissimo tratto (il più delicato) delle mura castellane, con livellamento verso il basso del terreno, con l’utilizzo di un pesante escavatore, fino a “grattare” il muro medesimo, abbassare la base di terra che “rincalzava” il muro, provocando nel contempo dannose vibrazioni.

Altro che intervento fatto con cautela, pezzo per pezzo, con consolidamento progressivo delle mura medesime: si è creata una grave situazione di pericolo, per cose e persone, tuttora permanente per tutto il lungo tratto di mura sotto al quale il lavoro è stato effettuato!”

L’amministrazione comunale di Montepulciano ha risposto con un proprio comunicato, ricostruendo l’evento:

“L’area delle mura era stata interessata da un intervento di somma urgenza, che si era reso necessario a seguito di varie segnalazioni giunte da cittadini residenti, per la presenza di vari ungulati, che avevano trovato rifugio nella folta vegetazione presente in tutta l’area delle mura e che costituivano un pericolo per l’incolumità pubblica in quanto si aggiravano persino in prossimità delle abitazioni del centro storico. Inoltre è pervenuta all’Amministrazione Comunale una comunicazione del Presidente dell’ATC 8 Siena Sud, inviata a seguito di un sopralluogo effettuato dalle Guardie di Vigilanza Volontaria che, per lo stesso motivo, chiedevano la bonifica delle zone lungo il tratto a ridosso delle mura castellane. […]

Da una prima verifica si evidenzia che il tratto murario oggetto del crollo ha subito un ribaltamento che sembra essere stato favorito dalla presenza di infiltrazioni d’acqua sulla parte retrostante del muro con conseguente svuotamento del terreno a monte del muro stesso.”

La ricostruzione non ha soddisfatto l’associazione “Il Bersaglio”, che ha risposto con un nuovo comunicato:

“Infiltrazioni d’acqua? Mai viste, poi tali da provocare l’accaduto e dopo mesi di acuta siccità? Innocua pulizia anti-ungulati, con un grosso escavatore? Chi non ha visto dal vivo prima, guardi ora le foto dello scasso: si distinguono i graffi bianchi prodotti dai denti della pala meccanica sulle pietre scure delle mura, così come ci si è ben spinti alla loro base. Errore dell’operatore, che si guadagnava lo stipendio – lì, da solo – senza sapere che rischiava la pelle, eseguendo ciò che (si deve pur supporre) gli era stato richiesto?

Cose imprevedibili, insomma. Ma sono anni che – oltre a riuscire a bloccare folli sventramenti del colle e delle sue pendici più prossime per i famosi multipiani, voragini oltre tutto milionarie – segnaliamo al Comune, e vengono segnalate da altri, le cattive condizioni del nostro centro storico ed immediate adiacenze […]”

L’indagine sul crollo delle mura

L’associazione Il Bersaglio ha ritenuto di procedere con un esposto contro ignoti alla Procura della Repubblica di Siena per disastro (crollo) colposo, chiedendo il sequestro dell’area. In questo modo, secondo il consiglio direttivo de “Il Bersaglio”, sarà possibile consentire tutte le verifiche sulle cause del crollo e un attento monitoraggio sulle opere da eseguire.

In merito alle indagini in corso, l’associazione ha fatto sapere di aver contribuito attraverso una documentazione dettagliata, continuando a monitorare la vicenda.

“A questo punto non resta che attendere fiduciosi – si legge nel comunicato – affinché sia fatta piena luce sulle cause e sulle responsabilità del crollo, nonché sulle lavorazioni che erano in corso (con notevole movimentazione di terreno e modifica delle scarpate), coinvolgenti il delicato profilo paesaggistico che tutti apprezzano, provenendo verso Montepulciano da Pienza, con San Biagio sotto ed il colle poliziano in alto.

Con la speranza che quanto accaduto (per sola fortuna senza che alcuno si sia fatto male) faccia riflettere tutti sulla fragilità della cresta collinare e della struttura cittadina, quindi sulla necessità di un’indagine geologica estesa circa la prima e di un’adeguata manutenzione programmata della seconda.”

La procura sta effettuando le indagini e verificando se sussistano gli estremi di reato, anche attraverso i sopralluoghi effettuati dalla Forestale.

I rilievi del gruppo tecnico specialistico

L’amministrazione comunale di Montepulciano fatto sapere di aver costituito un gruppo tecnico specialistico per effettuare rilievi nell’area interessata dal crollo. Le risultanze dei sopralluoghi effettuati hanno portato a definire le prime misure urgenti destinate a bloccare l’eventuale arretramento del fenomeno verso l’area occupata dall’edificio. Inoltre, è stata programmata una rete di monitoraggio geotecnico che consente di seguire in tempo reale l’evoluzione della situazione.

La rete riguarda sia l’edificio sovrastante la frana, con inclinometri da parete installati e già oggetto di lettura, che il terreno, con la messa in opera di canne inclinometriche per rilevare eventuali movimenti profondi di versante, e di un estensimetro a filo riguardante le eventuali deformazioni con arretramento del ciglio della scarpata verso l’edificio; tale ultimo rilevamento funziona da remoto e rappresenta di fatto un controllo continuo nelle 24 ore, con dati recepiti in tempo reale dal Gruppo tecnico e dall’Ufficio Tecnico comunale.

Infine, è stata programmata una campagna di indagini geotecniche e sismiche per definire le condizioni dell’area sotto il profilo della stabilità, determinare le cause dell’evento e progettare le terapie di intervento più idonee per il ripristino ed il consolidamento del versante e del tratto di mura castellane crollato.

Dal 21 marzo è attivo un tavolo tecnico, coordinato dall’Amministrazione Comunale, per coordinare le azioni di messa in sicurezza del fronte di frana e programmare gli interventi di ripristino.

(ultimo aggiornamento sabato 9 aprile 2022 – ore 10:30)

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