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Comitato Pendolari Roma Firenze: incontro a Chiusi con le amministrazioni cittadine

Comitato Pendolari Roma Firenze: incontro a Chiusi con le amministrazioni cittadine

Il Comitato Pendolari Roma Firenze, alla luce del progressivo e incalzante depotenziamento e degrado del servizio ferroviario sulle stazioni della tratta Firenze-Roma, organizza per venerdì 28 marzo alle 21.00, presso la Saletta del Teatro Mascagni di Chiusi Città un incontro con le amministrazioni cittadine, provinciali e regionali dei territori interessati. Hanno confermato la propria partecipazione gli assessori regionali ai trasporti di Toscana e Umbria, Vincenzo Ceccarelli e Silvano Rometti e numerosi sindaci. L’invito è stato esteso anche a tutti i parlamentari eletti nei collegi dell’Umbria e della Toscana.

All’ordine del giorno le prospettive per l’immediato futuro. Mentre infatti si stanno già svolgendo, presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti i tavoli di discussione per i nuovi contratti di servizio del trasporto regionale e universale, Trenitalia ha già comunicato alle regioni e al governo l’intenzione di cancellare, a partire da giugno, le cinque coppie di treni intercity che attualmente servono le stazioni di Orvieto, Chiusi, Terontola e Arezzo (si tratta dei treni 581 e 598 Firenze-Roma e Roma-Firenze; del 583 e 597 Milano-Napoli e del 590 e 596 Napoli-Milano e infine dei treni 585 e 595 Trieste-Roma e 588 e 592 Roma-Trieste). I tagli sono intanto già iniziati: due treni IC (il 586 e il 587) sono stati infatti inopinatamente soppressi, al di fuori del cambio orario ufficiale e senza alcun preavviso, all’inizio del mese di marzo, mentre da due settimane il 581 e il 598 viaggiano con una carrozza in meno.

Questi sono, tuttavia, solo gli ultimi episodi di un costante peggioramento del servizio ferroviario cui, a fronte di continui aumenti tariffari, abbiamo assistito e che abbiamo tentato di contrastare negli ultimi anni. Siamo di fronte ormai, stando alle intenzioni dichiarate da Trenitalia, al taglio definitivo dei collegamenti a media percorrenza. Un taglio che si concretizzerebbe inevitabilmente in un ulteriore arretramento sui tempi di percorrenza, sulla frequenza dei collegamenti e sulla qualità del servizio. Non possiamo accettarlo. Riteniamo infatti che una tale marginalizzazione delle nostre stazioni non sarebbe sostenibile non solo per la vita quotidiana di centinaia di pendolari ma, più in generale, per la qualità della vita di intere aree.

Quello che rivendichiamo è il diritto a trasporti efficienti e a tempi di percorrenza congrui con le performance della linea veloce. Ci proponiamo con questo incontro di presentare delle proposte in questo senso e dei dati che dimostrano che vi è un’utenza abituale di centinaia di abbonati sulle stazioni di Orvieto, Chiusi, Terontola e Arezzo. Quello che chiediamo è un impegno concreto di regioni, sindaci e parlamentari a farsi promotori di proposte che continuino a garantire e migliorare la mobilità dei territori verso le grandi aree metropolitane.

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