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Sergio Lari parla di stragi mafiose a Chianciano

Sergio Lari parla di stragi mafiose a Chianciano

L’incontro avvenuto a Chianciano Terme per parlare di stragi mafiose del ’92 ha visto la Sala Fellini gremita di pubblico. Tra gli interventi più apprezzati quello di Sergio Lari, procuratore di Caltanissetta, che è stato intervistato da Giuseppe Martorana del Giornale di Sicilia:

“E’ in corso una campagna di delegittimazione da parte di centri di poteri occulti, che mirano a screditare chi in Sicilia combatte malaffare e mafia” – ha affermato Sergio Lari – “Una campagna di delegittimazione, che è anche una strategia della tensione, potrebbe tradursi in attentati e stragi”.

Parole dure quelle del procuratore pronunciate alla tavola rotonda, promossa dalla Terme di Chianciano, alla quale ha partecipato anche il presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, che ha lanciato di nuovo l’allarme sul racket del pizzo e in generale sul malaffare in Sicilia che per anni ha controllato diversi centri di potere. È stato, però, il procuratore Lari ad andare oltre:

“Ci sono centri di potere, collegati sicuramente con le organizzazioni mafiose, che utilizzando nuovi mezzi di comunicazione come blog, social network o fantomatici giornali on line gettano sospetti e fango su chi l’antimafia la fa davvero, ovvero con i fatti. Hanno avviato una campagna di delegittimazione, oltre a proseguire con gli avvertimenti. Continuano ad arrivare buste con proiettili, croci ed altri messaggi inquietanti. Tutto quello che sta avvenendo potrebbe essere il primo passo di un’azione che potrebbe portare agli attentati e alle stragi. Cosa Nostra sta rialzando la cresta. Abbiamo avuto chiari segnali in questo senso”.

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