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Il ruolo dell’attività fisica come prevenzione oncologica

Il ruolo dell’attività fisica come prevenzione oncologica

Eccoci al terzo del ciclo di incontri per la salute delle donne organizzato dal gruppo SMARTFOOD, in collaborazione con l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano.

Nel terzo di questo ciclo di incontri il tema non era l’alimentazione ma l’importanza svolta dall’ATTIVITA’ FISICA, come già sottolineato nel primo dei 10 consigli SMARTFOOD dedicati alla salute delle donne, soprattutto per la prevenzione oncologica e durante il trattamento.

Come sottolineato dal dottor Luiz Felipe Nevola Teixera, fisioterapista dell’IEO, l’attività fisica è il 4 fattore in grado ridurre il rischio di mortalità per patologia oncologica. La relazione tra riduzione del rischio di contrarre la patologia oncologica e/o a riduzione della mortalità a questa legata, come riportano da molte evidenze scientifiche, risulta importante per il tumore:

– al colon, riduzione del rischio del 50 % se si svolge almeno 6-9 h di attività fisica a settimana
– al seno, in grado di ridurre il rischio del 30%;
– alla prostata, lo svolgimento di 3 h di attività fisica a settimana riduce il rischio di decessi del 60%;
– all’endometrio, le donne che svolgono una regolare attività fisica hanno una riduzione del 20% del rischio rispetto a donne sedentarie;

scarsamente rilevante per
– il tumore al polmone
– all’ovaio

mentre quasi nullo, sicuramente per la presenza di pochi studi scientifici disponibili, per:
– il tumore al retto,
– allo stomaco,
– ai reni,
– ai testicoli,
– alla vescica,
– al pancreas
– i tumori ematologici.

image003Il ruolo preventivo svolto dall’attività fisica è quindi sicuramente legato agli effetti benefici che ha nei confronti dell’organismo, infatti questa è in grado di:
• modulare i livelli di Insulina e di fattori di crescita tumorale;
• ridurre i livelli di ormoni sessuali;
• ridurre le cellule responsabili dei processi infiammatori;
• modulare l’attività del sistema immunitario.

Proprio per queste sue funzione l’attività fisica rappresenta una vera e propria terapia in pazienti già ammalati. In questi casi la scelta del tipo di attività, soprattutto in pazienti oncologici, è estremamente difficile in quanto legata al tipo di trattamento terapeutico ai cui questo è sottoposto, quindi è indispensabile creare un programma di intervento personalizzato, tenendo conto degli effetti collaterali legati proprio al tipo di trattamento come:
– fatica,in questo caso è indispensabile anche un aiuto anche dal punto di vista psicologico;
– cambiamenti di peso;
– osteoporosi;
– cardiotossicità, presenza di possibili alterazioni cardiovascolari;
– riduzione della mobilità articolare;
– presenza di disturbi d’ansia, depressione e disturbi cognitivi che portano a una riduzione della fiducia nelle proprie capacità.

Per questo IEO ha messo a punto un nuovo progetto, come presentato dal dottor Oreste Davide Gentili, lo studio LIVE, che si pone l’obiettivo di determinare gli effetti di un breve programma (8 settimane) di incremento moderato dell’attività fisica sul benessere delle donne che non pratichino regolarmente esercizio. Il programma di ricerca nasce con lo scopo di migliorare la qualità di vita e ridurre gli effetti collaterali delle terapie in donne che hanno avuto un tumore, che molto spesso possono manifestare stanchezza, dolori, gonfiore, vampate ed altri disturbi che influiscono sul benessere psico-fisico. Lo studio randomizzato è rivolto a 206 pazienti, che saranno divise in due gruppi in base al livello di attività fisica.

Al primo gruppo sarà chiesto di continuare la propria “vita” mentre il secondo gruppo sarà sottoposto ad un incremento moderato dell’attività fisica, che sarà valutato con un braccialetto contapassi in grado di misurare il numero di passi, la distanza percorsa e le calorie, nonché di valutare la qualità del sonno. Oltre al parametro dell’attività fisica, verrà inoltre valutato l’impatto su eventuali sintomi e disturbi collegati alle terapie mediche (come le terapie ormonali), l’effetto sul sonno, sul peso corporeo, sul metabolismo dell’insulina (importante per la nascita, la crescita e la disseminazione dei tumori) e della leptina (ormone che regola l’appetito) e sulla funzione immunitaria.

Per richiedere di partecipare allo studio o per avere ulteriori informazioni: live@ieo.it – www.studioliveIEO

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