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Ragazza poliziana prigioniera per ore in un pozzo

Ragazza poliziana prigioniera per ore in un pozzo

È accaduto nel pomeriggio di domenica 27 aprile, una ragazza di ventisette anni, residente a Montepulciano, cade accidentalmente in un profondo e stretto pozzo. Tutto accade nella cantina di uno storico edificio nel centro storico di Montepulciano, la ragazza, in compagnia di un familiare, stavano facendo dei lavori per mettere in ordine il locale, ma mentre stavano spostando un tavolo la ragazza mette accidentalmente i piedi su delle assi di legno che copro l’apertura del pozzo. La copertura non regge e la ragazza vola nel vuoto per oltre due metri.

Il familiare, che era con lei, avverte immediatamente il 118, i carabinieri della vicina compagnia e i vigili del fuoco del distaccamento poliziano. L’infermiere riesce in qualche modo ad avvicinarsi alla ragazza per praticarle degli antidolorifici, ma non c’è possibilità di muoverla. A questo punto vengono attivati anche i vigili del fuoco del Saf (nucleo speleologo-fluviale), esperti in salvataggi in situazioni estreme. Uno si cala nel pozzo e con una speciale barella, con l’aiuto dei colleghi, riesce a mettere in salvo la ventisettenne.

La ragazza non ha riportato nulla di particolarmente grave: una frattura al malleolo, la tibia rotta in tre parte e il legamento da ricostruire.

Foto di repertorio

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