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Coronavirus: guida agli incentivi per imprese e professionisti

Coronavirus: guida agli incentivi per imprese e professionisti

La fase di emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha portato alla chiusura di molte attività produttive e commerciali fino al 3 maggio, comprese le attività didattiche, e la limitazione degli spostamenti e il divieto di assembramento pubblici.

Il decreto governativo “Cura Italia” ha messo in campo alcune iniziative di sostegno all’economia e al reddito di famiglie e imprese, soprattutto in questa prima fase di lockdown per la gestione dell’emergenza. A questo si aggiungono le ordinanze specifiche e gli incentivi economici predisposti dalla Regione Toscana.

In questo speciale approfondimento, che verrà aggiornato in caso di necessità, troverete maggiori informazioni sugli incentivi e sulle opportunità economiche a favore di imprese, lavoratori e liberi professionisti per il nostro territorio.

La situazione nazionale: il decreto Cura Italia

Il decreto “Cura Italia” stabilisce le prime misure sanitarie ed economiche per affrontare l’emergenza nata dalla pandemia di coronavirus. Tra queste troviamo il bonus di 600€ per i lavoratori autonomi e gli interventi per il salvataggio delle imprese. Ma come funziona il pacchetto nello specifico?

Entrato in vigore con il decreto legge 18/2020 dal 17 marzo, questo importante provvedimento ha assorbito di fatto tutto lo stanziamento di 25 miliardi approvato del parlamento nelle settimane precedenti. Il “Decreto Liquidità” è stato modificato pochi giorni dopo la sua pubblicazione ufficiale a causa di un passaggio mancante nella struttura del testo. Questo ha comportato un cambio di regole per la richiesta dell’indennità. In particolare, dopo la modifica all’articolo 34 possono fare richiesta per i 600€ coloro che sono iscritti “in via esclusiva” alle Casse private e non sono “titolari di trattamento pensionistico”.

Perciò, il bonus spetta a coloro che non siano titolari di pensione e che, con riferimento all’anno 2018:

  • abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro e abbiano visto la loro attività professionale “limitata” dai provvedimenti restrittivi emanati per via della pandemia da Covid-19;
  • abbiano percepito un reddito complessivo tra 35mila euro e 50mila euro e abbiano “cessato, ridotto o sospeso” l’attività in conseguenza dell’emergenza Coronavirus.

Per quanto riguarda la cassa integrazione (ordinaria e in deroga nonché dell’assegno ordinario fino al mese di agosto 2020) anche i lavoratori assunti con contratto di lavoro a termine in corso rinnovato o prorogato a far data dal 24 febbraio 2020 possono farne uso. La misura è valida per l’intero territorio nazionale e per tutti i settori produttivi, incluse le attività con meno di 5 dipendenti.

Per quanto riguarda le imposte fiscali, il Governo ha introdotto una serie di norme che prevedono uno stanziamento complessivo di 2,4 miliardi di euro, con l’effetto di sospendere tributi e contributi; viene stabilito il differimento delle scadenze e la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi (per tutte le imprese di piccola dimensione e senza limiti di fatturato per le imprese operanti nei settori più colpiti); della riscossione e invio delle cartelle esattoriali; degli atti di accertamento e dei pagamenti dovuti per i diversi provvedimenti di sanatoria fiscale.

Le misure adottate dalla Regione Toscana

La Regione Toscana ha pubblicato la “Guida di orientamento agli incentivi per le imprese e liberi professionisti” aggiornata al 5 aprile, uno strumento utile per tutti i titolari di impresa e i professionisti che hanno bisogno di sostegno in questo delicato momento.

All’interno della guida è possibile trovare maggiori informazioni e incentivi e agevolazioni per imprese industriali, artigiane, turistiche e commerciali ed agricole. Nello specifico:

  • Dal microcredito alle garanzie, dal credito d’imposta per canoni di locazione e sanificazione ambienti di lavoro
  • Fondo emergenze per il settore spettacolo, cinema e audiovisivo o per quelli aereo o crocieristico.
  • Dal bonus 600 euro a quello baby-sitting.
  • Opportunità offerte da Invitalia, Inps e specifici Comuni
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