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Il bosco delle Cerraie

Il bosco delle Cerraie

Il bosco delle Cerraie si trova al confine tra il territorio di Montepulciano e di Chianciano, in località Tre Berte, nei pressi del Lago di Montepulciano e del Lago di Chiusi; i sentieri che si snodano nella natura verde e sulla collina sono collegati agli ambienti dell’antica palude che occupava la Valdichiana e delle attuali campagne. Il bosco è caratterizzato dalla presenza di numerosi alberi di cerro, ed è particolarmente apprezzato dai gruppi di caccia per la grande varietà di selvaggina presente al suo interno. Quello che più lo rende famoso, tuttavia, è sicuramente la “Madonna del Cacciatore”.

Religione: la Madonna del Cerro

La Madonna del Cerro è un’edicola votiva situata nel bel mezzo del bosco delle Cerraie, tra i silenziosi e pacifici sentieri che conducono dalle Tre Berte verso Chianciano. Secondo la leggenda popolare, è stata fatta costruire da un carbonaio che venne sorpreso da un temporale mentre attraversava il bosco; colpito da un cerro spaccatosi in due per via di un fulmine, non riportò miracolosamente alcuna ferita. Dal momento che in un incavo del cerro era situata un’immagine della Vergine, attribuì la sua salvezza all’intervento della Madonna e fece erigere l’edicola attorno all’albero.

Da quel momento l’edicola è stata oggetto di religiosità da parte dei cacciatori della zona e di coloro che visitano il bosco delle Cerraie. Pochi anni fa è stata messa a dimora una nuova immagine della Madonna del Cerro, grazie all’opera dei volontari di Arci Caccia, dopo che la precedente immagine era stata trafugata.

Sport: il Sentiero delle Cerraie

Il bosco delle Cerraie è una delle più vaste aree boschive della bassa Valdichiana senese, ed è particolarmente apprezzata da coloro che sono alla ricerca di sentieri nella natura incontaminata. Oltre alla caccia, vi sono spesso praticate escursioni di trekking e mountain bike, attraverso il cosiddetto “Sentiero delle Cerraie” che corrisponde a un suggestivo anello di 6 km percorribile tutto l’anno.

La manutenzione e la segnaletica del percorso sono curate dall’Associazione Cerro Bike, un gruppo di appassionati di mountain bike di Acquaviva di Montepulciano; i sentieri sono liberamente percorribili, ma si consiglia di seguirli nel senso indicato, di non lasciarvi rifiuti e non danneggiare le piante del bosco.

Svago: la Festa alla Madonna del Cerro

Il bosco fa parte della Fattoria del Cerro, una delle aziende produttrici di Vino Nobile, ma attraverso una concessione al Comune di Montepulciano è affidato in gestione ai “Ragazzi del Cerro” che curano la manutenzione e la festa annuale. Il principale momento di aggregazione popolare è infatti rappresentato dalla “Festa alla Madonna del Cerro”, che da 17 anni si tiene durante i primi weekend d’estate al limitare dell’area boschiva.

Ispirati dalla religiosità popolare attorno alla Madonna del Cerro e dalla serenità garantita dagli alberi del bosco, il gruppo riunito dei cacciatori dell’Arci Caccia di Acquaviva, Montepulciano Stazione, Tre Berte e Valiano pensarono di organizzare una grande festa popolare che potesse riunire la passione venatoria al rispetto della natura e delle tradizioni.

Anno dopo anno la festa ha chiamato a raccolta sempre più persone, assumendo un posto importante nel calendario delle manifestazioni locali e coinvolgendo decine di volontari nell’organizzazione degli stand gastronomici e degli intrattenimenti musicali. Durante i giorni della manifestazione è infatti attiva la cucina che offre i piatti tipici della tradizione locale con menù a base di selvaggina; inoltre è possibile visitare il bosco a dorso di cavallo o di asino, e svolgere tante altre attività ricreative per grandi e piccini.

L’obiettivo degli organizzatori è stato quello di promuovere la cultura della ruralità, attraverso forme di aggregazione sociale in mezzo alla natura, presentando la caccia come una risorsa e non come uno sperpero. Una visione in linea con il ruolo rivestito dal bosco delle Cerraie nel territorio della Valdichiana: un’area boschiva che la popolazione locale ha sempre vissuto con rispetto e attenzione, come parte fondante del proprio passato e della propria identità.

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