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Ashno oltre il kebab – Dal Togo ad Arezzo fra panini e trap

Ashno oltre il kebab – Dal Togo ad Arezzo fra panini e trap

Nel marzo del 2018 un kebabbaro di Arezzo si rivolge a un rapper per registrare una canzone-spot per il suo negozio. Una trovata originale che ha dato i suoi frutti: la canzone è diventata subito virale, l’attività di ristorazione conosciuta ben al di fuori delle mura cittadine. C’è addirittura chi viene apposta da fuori città per mangiare quel kebab, in quel negozio, che ormai è diventato un luogo mitico (anche se solo in una nicchia – ma il mondo dello spettacolo di oggi non è fatto di tante piccole nicchie?). Ne hanno parlato su La Nazione, Sky Uno e ovunque sul web. Il negozio è il Kebab La Stazione, il rapper Ashno.

Ok il successo di Kebab La Stazione, ok il tormentone virale in rete, ma chi è davvero Ashno? Abbiamo provato a conoscere meglio il trap boy di Arezzo, sicuri che dietro alla canzone-promo ci fosse un artista più profondo e con una storia da raccontare.

Chi eri in Togo?
Mi chiamo Asrafou Sesso, sono nato nel 1993 e ho studiato filosofia all’Università. Ero un ragazzo semplice.

Come sei arrivato ad Arezzo?
Volevo migliorare la mia vita. Sono arrivato come richiedente asilo e per fortuna sono stato adottato da una famiglia italiana con cui mi trovo benissimo. La vita continua. Qui faccio musica e cerco di diventare un business man: rapper-business man.

Come nasce il tuo rapporto con la musica?
Cantavo da quando avevo 13 anni, perché adoravo i rapper francesi e americani ed è così che ho iniziato a fare freestyle di quartiere. È stata una cosa automatica: quando ascolti tanti rapper ti viene voglia di provare a esprimerti come loro.

Come hai iniziato a fare musica in Italia?
Quando ero ospite all’interno di una struttura di accoglienza ho creato un piccolo studio in cui creavo materiale e mi esercitavo con le canzoni. Poi ho pubblicato un freestyle su YouTube in quattro lingue diverse e caricato online alcuni pezzi, ma non ero ancora famoso. Ho iniziato così a farmi conoscere. Tutto è cambiato quando abbiamo bombardato la rete con Kebab La Stazione.

Cos’è cambiato?
Le views sono aumentate e ho fatto tanti concerti. Sapete già che gli artisti fanno soldi con lo stream, no? Ora faccio moltissime visualizzazioni.

Nelle tue canzoni dici “Sempre sorridente anche se la gente parla male”, “Ashno l’ottimista”, “nero italiano”. Sei diventato virale grazie a Kebab la stazione, ma di cosa parlano le altre canzoni?
Prima di fare una canzone scelgo un tema: l’amore, la mia storia, l’immigrazione. Parlo dell’invidia delle persone e dei loro discorsi quando mi vedono camminare per strada. Io rimango sulla mia strada e la percorro a testa alta. Poi parlo del problema del razzismo: lo affronto dicendo che se sei nero e straniero e ti comporti rispettando la legge allora sei anche un cittadino italiano. E lo stesso avviene con gli italiani che vengono in Africa e si comportano bene. L’ottimismo è la mia forza, perché sono convinto di raggiungere tutti i miei obiettivi e poi bisogna essere sempre ottimisti per cercare di andare avanti.

Eyo-b e Tizzy: che legame c’è con loro?
Sono togolesi come me. Ci conoscevamo già in Togo solo che loro sono arrivati qualche anno prima di me in Italia. Ci siamo incontrati di nuovo qua e abbiamo fatto una canzone insieme

Ashno vs Bello Figo. C’è uno scontro, un dissing, come mai?
Perché io sono il contrario di Bello Figo. È anche venuto qui dal kebabbaro per rispondere alla canzone in cui lo critico. Non faccio quello che fa lui: i testi delle mie canzoni sono diversi. Lui è contro i suoi fratelli di colore. Io sono con loro. Quando Bello Figo canta, invece di difendere i neri come lui, si mette contro di loro, li mette in difficoltà.

Come mai?
Lui è furbo. Fa lo scemo e fa soldi. Lo fa per avere più views. Ha capito che per diventare famoso bisogna fare le cose trash come piacciono agli italiani ed è proprio quello che sta facendo lui. Per questo la gente sta sempre attaccata al suo canale: per vedere cosa pubblica.

Ashno non fa anche musica trash?
Nelle mie canzoni non ci sono attacchi al governo o insulti. Le mie canzoni sono simpatiche. Cerco di far sorridere i miei fans. Quindi può darsi che butto delle frasi che fanno ridere e che possono essere interpretate come trash. Ognuno la pensa come vuole, ma la mia idea è di far sorridere la gente senza offendere.

Che programmi hai per il futuro?
Ci sono progetti. Kebab La Stazione ha aiutato molto sia me che il ristorante, infatti ne è stato aperto un altro a Castiglion Fiorentino. Da parte mia ho collaborazioni con altri artisti, video e soprattutto a settembre uscirà un mio remix di Bella Ciao.

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