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Nerbo – la musica si unisce per salvare Siena

Nerbo – la musica si unisce per salvare Siena

Ho mosso i miei primi passi nel mondo della musica circa cinque anni fa, quando mi sono iscritta all’Istituto di Musica di Montepulciano per studiare pianoforte.
Era una cosa che volevo fare da tanto tempo, da all’incirca 15 anni diciamo, ma che non avevo mai avuto il tempo di realizzare.

E subito il mondo della musica mi è parso bellissimo: stimolante, vivo, proprio quello di cui avevo bisogno, anche per farmi un qualche tipo di vita sociale in un paese in cui al tempo abitavo da 5 mesi.

Allo stesso tempo, però, mi sono anche accorta che c’era qualcosa che non andava e che quando ho messo a fuoco mi ha lasciata basita: musicisti e locali non sembravano dare alcun peso alla qualità della comunicazione tra di loro, nè alla qualità della promozione di band ed eventi (specialmente riguardo alla diffusione).

Venendo io dal campo tremendo e disumano dei linguaggi pubblicitari, mi sono sentita come ci si sente di fronte a un gattino con la congiuntivite, e ogni tanto mi sono offerta di dare una mano a musicisti e locali che volessero approfittare delle mie competenze. La cosa purtroppo non sembrava interessare a molti.

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Allo stesso tempo, la mia collega qui a La Valdichiana e cantante in quel di Parma, Alessandra, mi esprimeva la sua amarezza riguardo al clima ostile della scena musicale parmense, molto viva ma anche piagata da rivalità e gelosie distruttive. Lei era (ed è) determinata a fare qualcosa per cambiare questo atteggiamento che, a mio avviso, mal si addice a una cosa bella come la musica.

Insomma, l’idea che il mondo della musica avesse bisogno di un aiuto non mi era nuova.

Ed è qui che ci spostiamo a Siena, città dove ho vissuto per 4 anni.
Come tutti sapranno, una cosa che lascia abbastanza perplessi riguardo a Siena è la totale assenza di una struttura per concerti degna di questo nome, come se in fondo a questa città della musica fregasse poco. E sono tanti gli indizi che inducono quest’idea, come ad esempio la morìa di locali che ospitano serate musicali a causa delle lamentele dei cittadini. Recentissimo è il caso della Nuova Officina, locale storico che ha chiuso i battenti a causa delle suddette lamentele e persecuzioni.

Il senese di città non sembra avere un alto grado di tolleranza alla vita notturna (a parte quando si tratta di feste in contrada, che mi hanno privata del sonno più di una volta quando ho avuto la disgrazia di vivere in Vallerozzi, con musica a volumi altissimi anche fino e oltre le 3 di notte in piena settimana).

Ma, giustamente, una città è un luogo di convivenza in cui ognuno deve tollerare un po’ gli usi altrui, perchè questo è all’incirca il valore base di una società civile: il rispetto delle libertà reciproche.

Per tentare di salvare la scena musicale senese, alcuni ragazzi – Andrea, Francesco e Gianluca – hanno messo in piedi un progetto per fare rete, in modo che musicisti e locali abbiano un mezzo per conoscersi e sostenersi a vicenda.

Nerbo, questo il nome della piattaforma (www.nerbo.org), nasce come comunità di musicisti, artisti e amanti della musica, che i suoi creatori descrivono così (cito direttamente dal sito):

Allo stato attuale, dopo le recenti chiusure di locali che fornivano spazi preziosi, c’è un sincero sentimento di sconfitta che ci ha portato a creare questa comunità che vuole essere un contenitore di intenti, di persone ed uno spazio di aggregazione. Nerbo non rappresenta nessun partito politico e nessuna ideologia. Rappresenta soltanto i suoi iscritti, ai quali mette a disposizione una piattaforma per pubblicizzare la propria band, tenersi aggiornati sulle iniziative live, organizzare eventi e cercare di cambiare le cose.
La scena musicale senese è, ormai da anni, ricca, varia e soprattutto viva. Non solo esistono moltissimi bravi musicisti preparati sotto ogni punto di vista, ma esistono anche molte realtà strutturate e virtuose fatte di una moltitudine di correnti di pensiero. Alla luce di questo brulicare di musica noi vogliamo affermare un diritto di ogni musicista: la libertà di esibirsi nella propria città.

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L’iniziativa non poteva che essere ben accolta, e infatti Nerbo ha ricevuto il sostegno anche di musicisti affermati a livello nazionale che hanno voluto esprimersi in favore del progetto (rubo ancora spudoratamente dal sito):

Aderisco volentiei a Nerbo per sensibilizzare l’opinione pubblica senese e non solo, sul combattere l’inadeguatezza degli spazi per i concerti e cominciare a riservare alla musica il valore che gli compete e che in altri paesi e già realtà: cultura e non solo intrattenimento.

Emanuele Dabbono

Ho suonato a Siena anni fa, una bellissima città ricca di cultura, tradizione ed arte. Ho un bellissimo ricordo dell’evento e del pubblico, dimostrazione del fatto che il movimento è vivo. Sostenetelo come io sostengo Nerbo.org, e la musica live a Siena. Ci vediamo in concerto!

Federico Puleri – Vision Divine

Bellissima serata e bellissimi ricordi qualche anno fa in piazza a Siena… Concerto super affollato, organizzazione perfetta e tanti amici sopra e sotto il palco! Dovrebbero essercene ogni settimana di eventi cosi! Sosteniamo Nerbo.org per continuare ad avere manifestazioni di questo genere!

Simone Mularoni – DGM

Ho vissuto la realtà culturale e musicale senese in prima persona venti anni fa, agli inizi della mia carriera. Era uno dei fiori all’occhiello di Italia per la presenza di locali, spazi per concerti, attività culturali. Oggi non la riconosco più: pochissimi spazi che, fortunatamente, vengono gestiti da un manipolo di eroi che rischiano in proprio pur di far sopravvivere la vita musicale della città. Come far capire a chi di dovere che la musica è vita, cultura e, soprattutto, anche un forte indotto commerciale? Dietro ad un concerto (piccolo o grande che sia) vivono e lavorano tante figure (gestori, promoter, service, fonici ecc.) e si contribuisce con esso alla crescita e rinascita di un luogo

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È stato bello suonare nella piazza di Siena mentre addirittura assistevamo durante il concerto ad una parata di sbandieratori. Abbiamo conosciuto molte persone, molti senesi, che misero in piedi un bellissimo festival, tra molte difficoltà, mossi da quella passione per la musica che ci rende tutti amici fin dal primo incontro. Quella sera,mi sono domandato come mai non avessi mai avuto altre occasioni suonare in quella bellissima città ed in effetti, anche successivamente, non ne ho più avuto modo. È un vero peccato che è una città di importanza storico culturale come Siena risulti così disinteressata alla musica live e si faccia dimenticare da tutti, unica tra le tante altre città della bella Toscana, che invece non mancano di dare ai giovani quello che chiedono: un po’ di musica live… Non mi sembra neppure molto!

Olaf Thorsen – Vision Divine

Credo che sostenere progetti come questo sia importante per tenere alto il livello culturale di una città e di una provincia, specialmente quando si parla di una come quella di Siena che di certo non manca di materie prime. L’invito a partecipare è rivolto a tutti, perchè sono tantissimi i vantaggi di cui potrebbero godere artisti, locali e appassionati una volta messi in rete tra di loro. Per questo, è necessario che la collaborazione sia il futuro della musica.

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