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Tragedia sul lavoro: muore operaio di Chianciano

Tragedia sul lavoro: muore operaio di Chianciano

La cronaca odierna purtroppo ci racconta una nuova tragedia sul lavoro. Un operaio 46enne di Chianciano è morto mentre installava un ascensore all’interno del liceo viterbese Buratti. L’operaio è precipitato nel vano scale dal solaio dell’ultimo piano. Sembra che si trovasse sopra la struttura dell’ascensore quando il gancio che lo sosteneva avrebbe ceduto facendolo precipitare nella tromba delle scale. Inutile l’intervento dei vigili del fuoco: l’uomo, che era ancora vivo, è morto in ospedale.

CGIL Siena commenta così sull’accaduto:

“Davanti a drammi di tale portata ci rendiamo conto di quanto ancora debba essere fatto a proposito di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Vi sono regole precise in questo ambito che spesso vengono disattese.

Crediamo che l’attenzione sulla sicurezza debba essere sempre tenuta alta, cercando di sensibilizzare con tutti i mezzi possibili coloro che sono quotidianamente impegnati nei cantieri, sia come datori di lavoro, che come lavoratori. In questo senso l’impegno dei rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza è fondamentale, così come l’opera degli enti bilaterali costituiti anche sul nostroo territorio, nonché la destinazione delle necessarie risorse agli enti preposti al controllo. In questo senso rafforzare una presenza preventiva a partire dal servizio svolto dalle ASL ed un efficace coordinamento dei soggetti controllanti sono obbiettivi da perseguire costantemente.

Auspichiamo che la cultura della sicurezza diventi un “modus operandi” e non una semplice procedura burocratica o peggio ancora un costo da comprimere, perchè crediamo che in una società civile il lavoro sia lo strumento per vivere e partecipare e non la causa di un infortunio troppo spesso anche mortale.

In ultimo, anche indipendentemente dall’episodio accaduto, la questione della sicurezza può subire, come presumibilmente subisce, forti riduzioni in termini di attenzione di fronte ad appalti con la pratica del massimo ribasso, appalti in cui l’abbattimento dei costi si scarica appunto sul costo del lavoro e sulla prevenzione infortunistica”.

Foto di repertorio

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