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Rush – Quando la sfida entra nella storia

Rush – Quando la sfida entra nella storia

La rubrica Cinema e Tv raddoppia. A partire da oggi le uscite avranno cadenza settimanale e non più bi-settimanale, occupandomi alternativamente di film e serie tv.

Il primo film che andrò a recensire, è Rush uscito nelle sale italiane la scorsa settimana. Rush, regia di Ron Howard (Oscar alla regia nel 2002 per A beatiful mind) si propone di raccontare la storica battaglia che ci fu in Formula 1 nel 1976 , tra James Hunt e Niki Lauda. La regia, il cast ed il soggetto, rendono Rush una pellicola davvero interessante, anche per chi, come chi vi scrive, non ha vissuto da spettatore il mondo delle corse di quegli anni.

La trama. Il film, scritto da Peter Morgan (già a fianco di Ron Howard in Frost/Nixon), non ripropone soltanto la lotta in pista, ma racconta soprattutto la rivalità fuori dalla pista che ci fu tra il pilota austriaco e quello inglese. Due differenti personalità, due modi differenti di guidare, ma soprattutto di vivere. Il  film inizia mostrando i primi passi nelle corse dei due piloti, il primo incontro in Formula 3, i primi battibecchi. Chi è appassionato di Formula 1  probabilmente, la storia di Hunt e Lauda la conoscerà già, e già saprà l’esito dello storico campionato del 1976; Howard riesce comunque a creare una visione interessante ridipingendo i due piloti come persone totalmente agli antipodi, ma perfettamente in equilibrio.

I personaggi. Ovviamente i protagonisti sono loro due: James Hunt e Niki Lauda. Hunt, interpretato da Chris Hermsworth (diventato ormai famoso per il ruolo di Thor), viene dipinto come una “testa calda”, uno sciupafemmine, alcolizzato, incosciente, il classico bello e dannato, sprezzante del pericolo, che non esita a inserirsi in curva mettendo a rischio, la gara, la sua macchina e la sua vita. Daniel Brühl (Bastardi senza gloria), veste i panni di Niki Lauda, un pilota freddo, calcolatore, un professionista del volante, equilibrato, ma che per il suo carattere restìo non riesce a stringere rapporti umani al di fuori del circuito, l’unica eccezione è rappresentata dalla moglie Marlene. Gli altri personaggi sono: Olivia Wilde che interpreta Suzy Miller, seconda moglie di Hunt; Alexandra Maria Lara che interpreta Marlene Knaus, moglie di Lauda; senza dimenticare Pierfrancesco Favino nei panni Clay Regazzoni, all’epoca compagno di Lauda in Ferrari.

Voto. 7/10. Bel film, entusiasmante. Howard dosa molto bene il pedale tra adrenalina in pista e avvincente biografia di due campioni. A mio avviso, non si sfocia mai nel ridicolo dell’assurda idolatria presente in alcuni film che raccontano irrealmente la vita di sportivi del passato. Per chi è appassionato di motori questo film rappresenta ovviamente un must, da non perdere assolutamente. A tutti gli altri invece, consiglio di vedere un bel film di Ron Howard, che anche questa non ha deluso le mie aspettative.

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