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Centrosinistra per Montepulciano: fusione dei comuni, un processo necessario per avere più risorse

Centrosinistra per Montepulciano: fusione dei comuni, un processo necessario per avere più risorse

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa relativo all’iniziativa tenuta ad Abbadia di Montepulciano sul tema FUSIONE DEI COMUNI, UN PROCESSO NECESSARIO E PARTECIPATO PER AVER PIÙ RISORSE E SALVARE I SERVIZI del Centrosinistra per Montepulciano candidato sindaco Andrea Rossi.

La politica è partecipazione. E ieri sera, 15 maggio 2014, alla Casa del Popolo di Abbadia di Montepulciano, il candidato Sindaco della coalizione Centrosinistra per Montepulciano Andrea Rossi, ha presentato uno dei passaggi più ambiziosi del suo programma politico 2014 – 2019: legittimare il valore fondamentale dl ruolo dell’Unione dei Comuni della Valdichiana e iniziare un percorso condiviso, appunto partecipato, per gettare le basi nei prossimi anni di un processo di fusione dei comuni. Ospiti della serata Giorgio Del Ciondolo (Psi) e Vittorio Bugli (Pd).

Nel suo intervento, il segretario provinciale del Partito socialista, ha ribadito che ormai i tempi politici sono maturi “per un graduale e continuo radicale cambiamento. Bisogna andare a semplificare i livelli istituzionali, non solo abolendo o modificando, come abbiamo fatto, il ruolo delle province”. Servono opere di razionalizzazione anche tra i comuni italiani, “così come hanno fatto in Giappone – ricorda Del Ciondolo – dove i comuni sono stati ridotti da 15.000 a soli 3.000“. Ad un ridimensionamento di competenze delle province dovrà insomma seguire un naturale “accorpamento dei comuni, troppi infatti gli oltre 8.000 comuni italiani, tra i quali molti piccolissimi al di sotto dei 1.000 abitanti”. Per Del Ciondolo, anche in Valdichiana dovremo iniziare a lavorare seriamente affinché nascano i comuni associati, poi ricorda che “negli anni ’80, nacque proprio qui la felice esperienza dell’Intercomunale, si parlava allora di Città Valdichiana. Un’idea lungimirante quella che oggi è stata sostituita, con altri ruoli e contenuti se vogliamo, dall’attuale Unione dei Comuni. Una cultura in tal senso esiste già e viene dunque da lontano – sottolinea Del Ciondolo “.

Vittorio Bugli (Direzione regionale PD), dopo un’attenta panoramica sull’attualità della politica nazionale, ribadisce che le urgenti riforme istituzionali saranno la chiave per il futuro del nostro paese. “È necessario, una volta abolite le province, ridurre le distanze che inevitabilmente aumenteranno tra comuni e regione. La ricetta delle unioni dei comuni è fondamentale quindi per essere ascoltati a Firenze”. Insomma, rafforzare l’unione dei comuni per creare un ente pubblico più importante “per andare a trattare con la Regione Toscana che avrà più funzioni dopo la soppressione di molte competenze che erano in seno alle passate province”. Condivisione totale sulla necessità di accorpamento dei comuni: “come faranno i piccoli comuni – si domanda Bugli – senza risorse a dare risposte ai cittadini? L’accorpamento è di vitale importanza per avere più risorse e quindi dare più risposte”.

Per Andrea Rossi, che ha avuto il merito da presidente dell’Unione dei Comuni di aver dato un ruolo importante all’ente intercomunale della Valdichiana, il tema della serata è stimolante.

“La nostra comunità non è più quella di venti anni fa. Sono cresciute negli anni le richieste dei cittadini che si rivolgono agli enti per avere risposte, per avere aiuto. I comuni, con i continui tagli di risorse che piovono dall’alto non saranno a breve più capaci di erogare tutti i servizi, non in grado di dare tutte le risposte. Riconoscere il valore fondamentale del ruolo dell’Unione dei Comuni dove Montepulciano continuerà ad avere un ruolo politico di primo piano, significherà intraprendere quel percorso condiviso che ci porterà all’ambizioso obbiettivo finale della fusione tra Comuni”. Anche Rossi ricorda la felice esperienza dell’Intercomunale: “La leva per avviare il processo deve essere il progetto politico condiviso. Ripartire quindi dall’esperienza dell’Intercomunale degli anni ’80, artefice, non ce lo dimentichiamo, della nascita del progetto poi realizzato di ospedale unico e dell’ente che gestì la grande opera pubblica della metanizzazione”.

Insomma, dall’Unione dei Comuni deve partire un percorso politico che porti in breve anche alla valutazione di una possibile fusione dei comuni.

“Tre istituzioni – spiega il Sindaco – da 25.000 abitanti ciascuna per potere mantenere i servizi nei territori e con le capacità di attingere a maggiori risorse regionali”. Ma c’è un progetto ancora più ambizioso nella visione politica di Andrea Rossi, “quello di riunire sotto un unica Unione dei Comuni l’Amiata e la Valdichiana. Una realtà con oltre 100.000 abitanti a sud di Siena

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