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Beata Bonizzella, cerimonia a porte chiuse per la protettrice di Trequanda

Beata Bonizzella, cerimonia a porte chiuse per la protettrice di Trequanda

Rispettando tutte le direttive di sicurezza per contenere la diffusione del contagio da nuovo Coronavirus, sabato 9 maggio alle ore 18:00 nella Chiesa dei Santi Pietro e Andrea a Trequanda, si svolgeranno a porte chiuse le celebrazioni in onore della Beata Bonizzella, protettrice di Trequanda e dei suoi territori.

L’apertura dell’urna contenente il corpo della Beata e la Santa Messa avverranno alla sola presenza delle autorità civili e religiose, nel numero minimo consentito dai decreti ministeriali sulla sicurezza. Al temine della Santa Messa, l’urna della Beata verrà immediatamente richiusa e insieme alle autorità ecclesiastiche verrà valutato, una volta usciti dall’emergenza e nel rispetto delle disposizioni di sicurezza, se e quando sarà possibile riaprirla per permettere a tutti i fedeli di renderle omaggio.

Per consentire a tutti i cittadini di assistere alle celebrazioni è stata predisposta una diretta televisiva su Nti (canale 271 del digitale terrestre), ma sarà anche possibile seguirla in diretta facebook dalla pagina del Comune di Trequanda. Non sarà quindi consentito a nessuno, e per nessun motivo, raggiungere la chiesa per rendere omaggio alla Beata. Le forze dell’ordine vigileranno sul corretto comportamento dei cittadini in modo da evitare assembramenti o spostamenti inutili.

Quest’anno celebreremo la nostra Beata in maniera diversa, distanti ma fortemente uniti nello spirito di coesione che la nostra comunità sta sempre più dimostrando in un periodo storico molto duro. Per i trequandini la Beata Bonizzella è una figura molto importante perché è capace di preservare e tramandare la nostra storia e le nostre tradizioni e quindi anche in momenti difficili come quello che stiamo vivendo è doveroso e necessario renderle omaggio. Questa celebrazione, svolta in maniera ristretta, ha anche lo scopo di far sentire ancora più coesa e forte la nostra comunità. Ringrazio tutti quanti si sono adoperati per far sì che anche quest’anno, con tutte le limitazioni e nel massimo rispetto delle disposizioni anti contagio, venga reso omaggio alla nostra Beata” – afferma il sindaco Roberto Machetti

La Beata Bonizzella. Vissuta nel XIII secolo, a Bonizzella Cacciaconti sono attribuiti diversi prodigi, sia in vita che dopo la morte. Tra questi ricordiamo la cecità per i malintenzionati, che riacquistavano la vista dopo il pentimento. Vedova Piccolomini, dedicò la sua vita ad aiutare i bisognosi e morì a circa settant’anni nella tenuta di Belsedere, dove si era ritirata per accommiatarsi dal mondo terreno e dalle sue lusinghe. Il suo corpo venne ritrovato il 6 maggio 1500, quando dalla finestra del Consiglio comunale due consiglieri si accorsero che uno sciame di api entravano e uscivano da una fessura laterale della chiesa dei Santi Pietro e Andrea. Rimosse le pietre, venne ritrovato il corpo perfettamente conservato della Beata, che emanava un forte odore di incenso. Da quel momento l’urna è diventata il simbolo della fede locale, che viene riaperta annualmente in occasione delle celebrazioni del ritrovamento.

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