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SPUNTIAMO INSIEME CLASSIFICHE: le serie Tv “Cozy” perfette per i primi freddi

SPUNTIAMO INSIEME CLASSIFICHE: le serie Tv “Cozy” perfette per i primi freddi

Ho da poco scoperto che Étoile, una delle serie Tv che mi aveva appassionato quest’anno – ovviamente targata da Amy Sherman Palladino – non verrà riconfermata per la seconda stagione e non l’ho presa proprio benissimo. Quasi un tradimento, il tradimento di un’amicizia finita troppo presto, il tradimento della promessa che ci sarebbe stato un dopo, la sensazione di ingiusta e precipitosa conclusione che devono provare sul podio le finaliste di un concorso di bellezza a cui viene comunicato che il sogno NOT BE CONTINUED.

Quando ero all’università mi ricordo una teoria seconda la quale le serie tv, i Drama a puntate, i lunghi telefilm, diventano, per chi li vede, così familiari da regalare un senso di continuità e sicurezza alla propria vita. Una sorta di sicurezza ontologica così per citare il sociologo Antony Giddens.

Noi tutti abbiamo bisogno di punti fermi e le stagioni televisive ci regalano la falsa illusione che tutto continuerà allo stesso modo per sempre (Beautiful potrebbe rendere quest’illusione una realtà).

Il senso di affezione che proviamo nei confronti di alcuni personaggi che vediamo sullo schermo, il senso di calore e conforto a prevedere le loro azioni o a riconoscere i loro gesti diventa qualcosa di reale, amici virtuali che ci aspettano lì una volta alla settimana o che non vediamo l’ora di rivedere dopo tanti mesi, un rapporto costante e dilungato nel tempo o una full immersion stile Binge Watching.

I telefilm eterni degli anni’90 e 2000 hanno accompagnato i miei lunghi e ripetitivi pomeriggi di rientro dalla scuola di tutta la mia adolescenza e infanzia.
Quel senso di calore e familiarità un po’ COZY, tipico anche dell’autunno, dei primi freddi, del plaid avvolto come se fosse un bozzolo e delle tazze fumanti.

L’autunno è la mia stagione del cuore, dei colori che amo, del cibo che preferisco e del tempo più lento che sa comunque regalare un pomeriggio di sole o il tepore della casa quando fuori piove; e in questo mondo così sempre frenetico e di veloce fruizione, la visione delle mie serie tv preferite, guardate e riguardate, mi dà quel conforto e quella coccola, oggi facilmente identificabile grazie a Instagram come COZYTIME.

Ecco a voi quindi la mia personale classifica delle mie sei SERIE TV COZY stilata con enorme sforzo visto la mia lunghissima dipendenza da qualsiasi tipo di serie tv, telefilm, serial proveniente da ogni emittente televisiva, piattaforma e satellite.

Apprezzate quindi la sintesi.

6° posto: LA TATA

Nell’educazione genitoriale che sto impartendo a mia figlia la visione ripetuta della serie tv anni ’90 “La tata” è un passaggio obbligato, un po’ come imparare a leggere o come imparare ad abbinare i colori dei vestiti.
Il volto espressivo della protagonista Fran Drescher, le battute divertenti e le frecciatine dei personaggi variegati e dissacranti della serie oltre che quelle mattonelle della cucina a scacchi – mio sogno di design per anni – hanno allietato così tante serate, mentre aspettavo la cena, che era d’obbligo inserire questa serie, ambientata in una New York decisamente benestante, ma non priva di incursioni folcloristiche (vedi Zia Assunta e Yetta). Mi sembra giusto che i miei pargoli imparino fin da piccoli la potenza dell’ironia e l’importanza spesso trascurata di avere un maggiordomo.

Assolutamente da guardare, riguardare ballettando a ritmo della sigla.

5° posto: TRUE DETECTIVE (stagione 1)

Non amo particolarmente le serie tv crime o poliziesche, ma nel mondo delle serie tv riconosco l’esistenza di un prima e di un dopo la Prima Stagione di “True Detective”.
Uno spartiacque di otto episodi datato 2014 che racconta le difficili indagini per omicidio di Rust Cohle (Matthew McConaughey) e Marty Hart (Woody Harrelson), in una paludosa e cupa Luisiana dalla fine degli anni’90 fino al primo decennio del 2000. Un’atmosfera ancora impressa nella mia mente. Sarà forse perché periodicamente e, mai inutilment,e riguardo tutte le puntate.

Far From Any Road il brano della sigla iniziale (The Handsome Family) è l’intro perfetto per una storia che non ti lascia il tempo di farti domande o supposizioni, perché sei troppo concentrato a guardarla tanto che le sfumature e le riflessioni ti arrivano solo dopo. Dopo quel finale. Il climax perfetto, raggiunto sotto un cielo stellato, di un rapporto d’amicizia e di lavoro che riaccende finalmente un po’ di luce e speranza sull’opacità dei precedenti episodi.
E poi arrivano i titoli di coda e già ti mancano quei due e il loro complicato, ma profondo rapporto.
Una storia che ti arricchisce perché aldilà del tema non cozy di tutta la serie comprendi che la vera amicizia può trascendere differenze che sembrano inconciliabili.
Assolutamente da guardare al buio e avvolta in un caldo plaid.

4 °posto: SEX AND THE CITY – la serie

Autunno a New York. Cosa ci sarà di più bello o caratteristico? Forse l’ultima puntata della 4° stagione di Sex and The City, quella in cui Carrie saluta un po’ nostalgica l’arrivo della nuova stagione autunnale raccogliendo da terra una delle prime foglie cadute dagli alberi, lasciandosi indietro il passato e Big. L’autunno, il primo passo verso un nuovo inizio, con un paio di sandali rosa fucsia.
Credo di conoscere a memoria ogni puntata delle sei stagioni di Sex And the City, eppure tutte le volte le conversazioni, le gestualità delle quattro amiche, non mi annoiano mai.
Il mio è un loop che non segue le stagioni, eterno.

C’è una certa dicotomia super stilosa nel guardare questa serie in pigiama, ma, dopo tutto, possiamo sempre sognare di avere ai piedi le Manolo Blanik e di essere a New York invece che ciabattate a casa.

3° posto: UNA MAMMA PER AMICA

C’è un trend indigesto sui social che ricorda a noi millennial cresciute guardando Una Mamma per Amica (Gilmore Girls) che oramai non abbiamo più l’età di Rory Gilmore, ma bensì quella della mamma, Lorelai Gilmore. Ma esattamente quando sono passati 20 anni?
Quando guardavo per la prima volta questa mitica serie di Amy Sherman Palladino avevo infatti più o meno l’età di Rory e ricordo molto bene tutte le sue tappe di vita: ho provato della sana invidia quando ha scelto di studiare giornalismo all’Università di Yale – stessa mia scelta, ateneo leggermente diverso – e ho percepito come lei la crisi del post-laurea, quando abbandoni il caldo mondo accademico per ritrovarti deluso nel freddo mondo del lavoro, opportunità economiche e relazioni leggermente diverse.
Nonostante uno schermo e un oceano a dividerci, chi dice che non si è mai identificato con le due protagoniste, mente.

Il binomio Gilmore Girls e autunno è oramai una certezza perché quelle puntate sono state un appuntamento fisso per anni e più si avvicina il freddo più mi calo nella magia di Stars Hollow e della East Cost. Sarà così fino a che non avrò l’età della nonna di Rory.

2° posto: BONES

Qualcuno dotato di buon senso mi ha fermato dal chiamare mia figlia Temperance, in onore della protagonista di questa serie tv che, per 12 stagioni, mi ha tenuto compagnia e ha notevolmente messo alla prova la mia capacità di impressionarmi. Se avete lo stomaco debole evitate di guardarla perché ovviamente Temperance Brennan, in arte Bones, svolge in modo accurato e decisamente realistico il suo lavoro di antropologa forense analizzando i cadaveri delle varie vittime di omicidio.
Quella che può sembrare una serie tv cupa e difficile da digerire in realtà è resa molto più leggera e divertente dalla presenza dell’agente speciale FBI Seeley Booth con cui Bones fà nel lavoro una coppia super riuscita. La loro alchimia negli anni li farà diventare anche una coppia, insolita, visto le loro grandi differenze caratteriali.

Ho amato questa serie per i suoi personaggi e in primis per la protagonista: una donna che ha fatto delle proprie debolezza non solo una forza, ma un marchio di fabbrica.
E Temperance sia.

1° posto: LA FANTASTICA SIG.MAISEL

“La fantastica signora Maisel” (The Marvelous Mrs. Maisel) è una serie tv di 5 stagioni ambientata a New York, tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta. Ennesimo capolavoro di Amy Sherman Palladino che, in questa serie, si è superata nella bellezza dei personaggi, nella stesura della sceneggiatura, nella scelta dei costumi e nella morale di fondo, sempre ironica e profonda, mai banale.

Miriam Midge è una giovane donna benestante di New York che all’improvviso vede la sua vita lineare deviare dopo il tradimento del marito. Senza farsi scoraggiare dai pregiudizi e senza mai perdere l’eleganza innata, vestita sempre come una copertina di Vogue anni’60, cerca di farsi strada come comica in un mondo di uomini maschilisti.

Cinque stagioni che volano in un attimo, leggere e profonde al tempo stesso, vere e fantasiose come il titolo della serie e che si concludono con un monologo in diretta TV della protagonista che è un inno all’empowerment femminile. La dovete vedere e comprerete subito un cappellino.

Questi sono i miei consigli per una COZY ROUTINE autunnale che coniuga calore e confort, con qualche tocco di NOIR.

E perché sono una noiosa tv addicted vi saluto con un mio piccolo approfondimento sulle mie eroine tv preferite.
Dal mio Blog La Costola di Adamo ecco The Marvelous Tv.

Alla prossima spuntata!

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