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The Newsroom – Cosa c’è dietro le notizie?

The Newsroom – Cosa c’è dietro le notizie?

Domenica  15 Settembre è andata in onda su HBO, l’ultima puntata della seconda stagione, di The Newsroom. Questa fortunata serie è frutto della mente di Aaron Sorkin, scrittore e produttore di altre serie Tv di successo, come West Wing, e di recenti pellicole come The Social NetworkMoneyball. The Newsroom focalizza la sua narrazione sulle vicende che ruotano attorno ad una redazione giornalistica di un canale all-news, Atlantic Cable News. La serie oltre a mostrarci l’impegno e il duro lavoro della redazione, ci offre uno spaccato sull’attualità e sui recenti avvenimenti. La RAI ha acquisito i diritti per trasmettere la serie su Rai 3 a partire da questa stagione autunnale appena cominciata.

Le notizie. Le notizie di attualità non rimangono sullo sfondo, ma condizionano le vicende della redazione. La serie attraverso un escamotage narrativo, ci offre una sorta di riflessione di quegli avvenimenti che non si possono più definire attuali, ma nemmeno si possono archiviare come storia recente. The Newsroom sembra portarci in cabina di regia e mostrarci, come se rivedessimo edizioni di telegiornali di qualche anno fa,  l’evoluzione delle notizie che recentemente hanno colpito l’opinione pubblica e soprattutto come queste vengono affrontate dalla redazione di ACN. Il primo episodio della serie, ad esempio, racconta le vicende legate al disastro ambientale dello sversamento di petrolio nel Golfo del Messico del 2010, passeremo poi, al disastro di Fukushima, alle elezioni in Egitto, alla cattura di Bin Laden, alle primarie del partito repubblicano. La serie in un certo modo ci rinfresca la memoria sulle notizie di estrema importanza che a distanza di qualche tempo non risultano più interessanti.

I personaggi. Il protagonista è Will McAvoy (interpretato magistralmente da Jeff Daniels), anchorman di News Night, l’approfondimento in seconda serata del canale. Giornalista stimato, dichiaratamente repubblicano moderato, Will si metterà nei guai più volte per il suo atteggiamento fortemente critico, soprattutto nei confronti del Tea Party, e per i suoi modi di fare non propriamente concilianti.

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La vita di Will viene sconvolta con l’arrivo in redazione di MacKenzie (Emily Mortimer), produttrice esecutiva del programma, nonché ex-fidanzata di Will. La loro storia non finita bene e mai chiarita, li metterà più volte in difficoltà e condizionerà i loro rapporti lavorativi. Altra vicenda amorosa sarà quella tra Don Keefer (Thomas Sadoski), produttore esecutivo di Right Now l’altro programma serale di ACN, Maggie Jordan (Alison Pill) giovane produttrice associata, e Jim Harper (John Gallagher Jr) produttore senior del programma di Will. La serie dimostra di avere un cast di prima scelta, si apprezzano infatti anche: Dev Patel, protagonista di The Millionaire nel ruolo di Neal, responsabile del blog di Will e delle notizie dal web, Sam Waterson, già visto in Law and Order, nel ruolo di Charlie, responsabile di rete della divisione news e Olivia Munn che interpreta Sloan attraente ed imbranata analista economica della redazione. Al di là del semplice cameo, Jane Fonda veste i panni di Leona Lansing, amministratore delegato della Atlantis Word Media, rete che detiene ACN.

La consiglieresti? Credo che  The Newsroom sia interessante sotto due aspetti. In primo luogo, riporta a galla fatti e notizie ormai sopite, sotto la seppur giusta, inesorabile condanna all’estrema attualità. In secondo luogo, la serie mostra quello che dovrebbe essere il vero giornalismo. È adatta a chi non capisce che il giornalismo deve essere di parte, perché deve dare una propria interpretazione dei fatti, ma proprio per questo aspetto, in una società giusta, il giornalismo deve essere quanto più vario e competitivo, soprattutto quello destinato ad un pubblico più vasto, cioè quello televisivo. Vedere come lavora un team di una redazione, formata da professionisti, ci fa capire che il giornalista non è un mestiere di secondo livello, destinato a tutti: fare il giornalista vuol dire saper leggere la società e darne una propria interpretazione.

Voto. 9/10

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