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Radio Belva – Incidente spettacolare con esplosione

Radio Belva – Incidente spettacolare con esplosione

Abbandono, per la seconda volta, le serie tv ed il cinema per dedicarmi nuovamente ad una trasmissione televisiva, Radio Belva. La prima puntata di questa trasmissione, andata in onda mercoledì 9 ottobre, in prima serata su Rete 4, ha suscitato un vespaio di polemiche talmente grande da essere stata sospesa subito, il giorno dopo la prima puntata andata in onda.

La trasmissione, prodotta da VideoNews prometteva bene. Un talk rivoluzionario che già dal nome, si proponeva (e dopo spiegherò perché non ci è riuscita) di portare sul piccolo schermo, in prima serata quello che i due conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo creano ogni sera, dal lunedì al venerdì alle 18:30, su Radio 24, alla Zanzara.

La Zanzara. La fortunatissima coppia, Cruciani-Parenzo, ha fatto volare gli ascolti della radio di Confindustria, in quella fascia oraria, riuscendo a conquistare per due volte il premio Cuffia d’Oro. La trasmissione radiofonica è costruita in modo sapiente, riuscendo sempre a far parlare di sé. Non è incentrata solo su di un tema, certo la politica la fa da padrone, ma in realtà tocca sempre e soprattutto l’attualità, occupandosi dei fatti rilevanti oppure creando proprio loro il fatto del giorno. Qualche settimana fa la trasmissione ha avuto risonanza internazionale grazie al caso Barilla, quando il patron della casa, Guido Barilla, chiamato al telefono dalla trasmissione, pronunciò delle affermazioni sugli omosessuali che hanno scatenato cori di indignazioni da più parti. Ma non è stata la prima volta che la trasmissione ha fatto parlare di se. Nell’aprile di quest’anno, nel pieno dello stallo politico-istituzionale post voto, andò in onda uno scherzo telefonico che rimarrà nella storia: durante la puntata, una finta Margherita Hack chiamò Valerio Onida, uno dei saggi nominati da Napolitano, che inconsapevolmente, esternò i propri dubbi sull’utilità della commissione di saggi di cui faceva parte, facendo anche delle affermazioni piuttosto critiche nei confronti di Berlusconi. Il caso alzò un polverone gigantesco, con dimissioni chieste, annunciate e poi ritirate. La trasmissione, nel corso della sua storia, è divenuta spesso il palcoscenico dei fenomeni del trash come Vittorio Sgarbi, Oliviero Toscani, Marysthell Polanco, Domenico Scilipoti. Insomma, sintonizzatevi su Radio 24 alle 18:30 per capire lo stile.

Radio Belva. L’intento c’era e all’inizio, per i primi 20 minuti sembrava anche riuscire bene. Purtroppo non è andata così. Per chi volesse gustarsi la trasmissione in streaming senza spoiler ecco il link. Gli ingredienti per un talk show esplosivo c’erano tutti: Mario Borghezio, Alba Dorata Italia, Forza Nuova, Emilio Fede, Vittorio Sgarbi, Alba Parietti Annarella, Paolo Villaggio. Inizia la puntata con la solita “riflessione” di Cruciani sul perbenismo legato alle vicende di Lampedusa, subito dopo, un evento attesissimo: il ritorno di Emilio Fede in tv, in collegamento da una sede romana di Sel, “circondato dai comunisti”. La trasmissione accelera subito: fagiolini di Berlusconi, Borghezio contro Kyenge, volano un paio “n-word” (ne*ri), Roberto Fiore, Villaggio e Annarella, Cicciolina, un paio di servizi contro la Ka$ta, lo scherzo al senatore Lucio Malan. La puntata, già molto frenetica, sfugge di mano quando Sgarbi capisce di non essere lui la belva al centro di quel circo, allora inizia a insultare a raffica, in maniera insensata anche per il suo personaggio. Cruciani si fa trascinare, reagisce e risponde, gettando benzina sul fuoco. La prima puntata si chiude così, in maniera spettacolarmente brutta.

Perchè non ha funzionato? Non sempre i una trasmissione radiofonica è possibile riadattarla in tv con successo. Io ho evidenziato una serie di difetti nella trasmissione: la lunghezza (quasi 2 ore e mezza senza tener conto della pubblicità), la collocazione in prima serata, l’elevato numero di ospiti, la disorganizzazione generale, l’incapacità di tenere a freno Sgarbi. La sensazione che ho avuto è di trovarmi a che fare con un esperimento ambizioso che al primo intoppo è esploso. Spero che la coppia Cruciani-Parenzo, con gli autori, corregga il tiro perché ha tanto da offrire all’annoiato pubblico televisivo.

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