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Quattro stelle per l’annata del Nobile 2013. Intervista al presidente del Consorzio: Andrea Natalini

Quattro stelle per l’annata del Nobile 2013. Intervista al presidente del Consorzio: Andrea Natalini

Una certificazione su ogni bottiglia per dimostrare l’impatto zero della produzione sul territorio d’origine. E’ il risultato che si raggiungerà alla fine del percorso che ha preso il via con il progetto che ha come presupposto la riduzione delle emissioni dei gas-serra e la promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica e si pone come obiettivo la riduzione o la compensazione delle emissioni di CO2 derivanti dalle tre fasi su cui si articola la produzione della DOCG Vino Nobile (agricola, aziendale e di trasporto).

L’iniziativa, presentata nel corso della giornata conclusiva della ventesima edizione dell’Anteprima, ha come garante scientifico la Università “G. Marconi” di Roma mentre i partner attuali sono già il Comune di Montepulciano, il Consorzio del Vino Nobile e la sezione italiana dell’ISES (International Solar Energy Society, la principale associazione tecnico-scientifica del nostro paese per la promozione dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili). A questi si aggiungeranno presto altre importanti Istituzioni, dalle quali stanno arrivando le adesioni, prime tra tutte la Regione Toscana, la Provincia di Siena e la Camera di Commercio di Siena.

Il Consorzio del Vino Nobile proprio recentemente era stato premiato dalla guida Vini Buoni del Touring Club come realtà associativa “green”. Senza contare poi iniziative pilota, come quella della cantina Salcheto, che negli ultimi anni ha investito molto sul progetto “carbon free”, riconosciuto tra gli altri anche dalla guida del Gambero Rosso che quest’anno l’ha premiata come cantina “eco friendly”.

Al termine dell’iter Montepulciano, con la DOCG Vino Nobile, sarà il primo distretto vitivinicolo in Italia a poter certificare l’impatto zero sull’atmosfera della propria produzione vinicola. Il fine è giungere entro il 2020 (scadenza indicata anche dal Patto europeo dei Sindaci, a cui Montepulciano aderisce) alla neutralità delle emissioni di gas clima – alteranti grazie all’utilizzo da parte degli Enti pubblici o di privati di buone pratiche quali rimboschimenti, impiego di pannelli fotovoltaici, produzione di energia da centrali alimentate a biomasse etc.
Il vero focus della giornata conclusiva dell’Anteprima è comunque stato sulle ultime annate di Vino Nobile (la 2011 e la Riserva 2010), degustate dai circa 200 giornalisti provenienti da tutta Italia e tutto il mondo. Assegnate come da tradizione anche le stelle all’ultima vendemmia, la 2013, che secondo Fabio Marchi, enologo che ha presieduto la commissione di assaggio, composta da tecnici del settore, ha raggiunto il punteggio di quattro su cinque che in una annata climaticamente complessa, come appunto quella che ha riguardato l’ultima vendemmia, rappresenta un grande risultato ottenuto dal lavoro dei produttori.

L’Anteprima del Vino Nobile si chiude con circa 3 mila presenze in tre giorni di attività e fa ben sperare per la crescita del mercato dei vini di Montepulciano che già nel 2013 hanno fatto segnare dei record di vendite con l’export che si è chiuso con un +8% rispetto al 2012 toccando quota 76 per cento di prodotto mentre il restante 24% viene commercializzato in Italia. Per quanto riguarda il mercato nazionale le destinazioni di Vino Nobile sono dirette al Nord (40 per cento), in Toscana si attestano al 19 per cento mentre resta invariata rispetto allo scorso anno la percentuale della vendita diretta in azienda, pari al 19%. Per quanto riguarda l’estero la Germania è passata ad assorbire il 48 per cento della quota esportazioni, crescendo del 4 per cento rispetto al 2012 e tornando ad essere il mercato di riferimento per il Nobile. Gli Usa confermano l’ottimo andamento segnando nel 2013 con il 17,5% (+1,5% rispetto al 2012), così come i mercati asiatici che nel 2013 hanno fatto segnare un vero e proprio exploit di vendite passando dall’8,1 al 12 per cento.

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