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Mauro Sini, supereroe della fotografia

Mauro Sini, supereroe della fotografia

Ho conosciuto Mauro Sini durante una mattina invernale, mentre era impegnato in una sessione fotografica a Montepulciano. Che cosa ci faceva questo fotografo sarteanese con i guantoni verdi in giro per la città, come i pugni del supereroe Hulk? Una curiosità che è stata presto soddisfatta. I guantoni verdi sono il simbolo della campagna #LOTTOANCHIO, organizzata dall’associazione AGEOP per sensibilizzare sul tumore infantile e attivare una rete di solidarietà a sostegno dei bambini ammalati.

Mauro è un fiume in piena, quando racconta di ciò che lo appassiona e lo emoziona: mi ha raccontato dell’associazione bolognese con cui collabora, impegnata ad organizzare servizi di accoglienza e assistenza ai bambini malati di tumore e alle loro famiglie, migliorare le condizioni di vita e finanziare la ricerca scientifica.

Anche se lavora nel campo della moda, della fotografia d’interni e della foto di ritratto, Mauro ha cominciato a collaborare con AGEOP per la campagna di comunicazione che forse avrete già visto sui social network, una forma di lotta contro il tumore finalizzata a una raccolta fondi online per garantire ospitalità ai bambini malati di tumore presso il Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna. Qua sotto potete trovare i risultati della nostra chiacchierata.

Mauro Sini

Partiamo dalla domanda più semplice: chi è Mauro Sini?

“Un tizio che fa il fotografo, per professione e per necessità personale. La fotografia per me è una malattia, nel vero senso della parola. Mi piace la definizione di Franco Fontana, che sposo appieno: “La fotografia è l’unica cosa che dà qualità alla vita.” Non potrei farne a meno fisicamente, anche se l’ho scoperta un po’ tardi. Da ragazzino mi divertivo con le macchine fotografiche, poi ho fatto un’esperienza all’università con la facoltà di architettura, che non è andata a buon fine. Adesso ho un laboratorio/galleria a Sarteano. Più che uno studio, è un rifugio.”

Qual’è il tuo rapporto con la Valdichiana?

“Un bel rapporto. Abitavo a Firenze, dovevo comprare casa lì, ma l’ho lasciata e sono tornato a Sarteano. Una scelta dettata dalla qualità della vita di questo territorio. Se non ci vivi non capisci il vero valore della Valdichiana, al di là della bellezza dei paesaggi. La vera bellezza è quella che scopri da solo: interagire e vivere con il territorio.”

Puoi raccontarci qualcosa della tua esperienza con AGEOP?

“Questo è stato il mio primo lavoro con uno studio di Bologna. Fortunatamente ho scoperto Ageop, un’associazione che lavora all’ospedale Sant’Orsola. Devo ammettere che è difficile da spiegarsi a parole, si tratta di sensazioni, è complicato descriverle mentre le vivi. Entrare nel day hospital, essere in contatto con quei bambini, con i volontari che cercano di farli stare bene…”

Perchè hai scelto questo set per le fotografie della campagna AGEOP?

“Cerco di sfruttare, in senso buono, le conoscenze e le amicizie per far conoscere l’associazione. Il lavoro che fanno è capace di regalare molte emozioni, quando sono da loro in ospedale a fare foto mi dimentico delle problematiche quotidiane. Chi è costretto ad affrontare una malattia se non ha qualcuno che lo aiuta sinceramente diventa sempre più difficile, anche nel quotidiano. L’obiettivo, quindi, è quello di far conoscere il più possibile quest’associazione in modo che possa trovare altri finanziamenti, che possa partecipare al lavoro già iniziato e che porta avanti da anni nelle corsie degli ospedali.”

Puoi parlarci degli altri progetti futuri?

“Vorrei riprendere la campagna della lotta al femminicidio nel comune di Sarteano, con delle sessioni fotografiche aperte a tutti. Supportare l’associazione Amica Donna, e poi l’associazione Wisionaria con l’allestimento degli spazi per il coworking. Inoltre sto collaborando con una critica d’arte di Grosseto che cura alcune mostre e stiamo portando avanti dei bei progetti di arte contemporanea. Non è il lavoro quotidiano, ma qualcosa che fai per te, che ti accresce a livello umano ed emotivo, non è solo la vendita o lo scatto che fai per una mostra, ma è anche una ricerca, un’esperienza e una continua crescita personale”

In bocca al lupo a Mauro per tutti i suoi progetti. Un vero e proprio supereroe della fotografia, appassionato del suo lavoro e delle sensazioni uniche che è in grado di trasmettere. Il sito web con i suoi lavori, ancora in costruzione, è www.maurosini.com

Per quanto riguarda invece la campagna AGEOP, potete trovare maggiori informazioni qui, e potete contribuire a finanziare l’associazione nelle sue attività di volontariato anche online.

lottoanchio

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