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Maltempo: Coldiretti Siena preoccupata per il rischio idrogeologico

Maltempo: Coldiretti Siena preoccupata per il rischio idrogeologico

Terreni sorvegliati speciali. A monitorare gli effetti delle piogge è Coldiretti Siena preoccupata per il rischio idrogeologico e idraulico della provincia. Se continuerà a piovere aumenteranno i rischi di allagamenti e tracimazioni, con possibilità di erosione delle sponde e rottura degli argini, anche se, per ora, grazie alla non violenza delle precipitazioni, la situazione sembra essere sotto controllo e non si sono verificati i disastri dello scorso anno. Ma la pioggia, che continua a mantenere i campi sotto l’acqua, sta distruggendo le semine.

La principale vittima è la cerealicoltura, grano, orzo e avena in testa, che, anche per il 2014, potrebbe continuare a far segnare una produzione in negativo (la raccolta nel 2013 era stata -40% a causa sempre delle piogge).

“Con i cambiamenti climatici è sempre più urgente – commenta Fausto Ligas, presidente Coldiretti Siena – investire nella prevenzione, ogni giorno viviamo e lavoriamo in aree considerate a rischio. Il problema, infatti, non è solo quello dei rischi diretti, il danno economico provocato dal danneggiamento delle colture e dell’impossibilità di seminare, ma anche le conseguenze indirette: cresce il pericolo di frane e smottamenti, conseguenza dell’abbandono dell’agricoltura della cementificazione”.

Danni alle colture, campi sott’acqua, si registrano un po’ in tutte le aree del senese e anche nei terreni in pendenza, dove le continue piogge stanno provocando seri problemi, i terreni già seminati a grano non sopravvivranno, infatti, perché l’acqua provoca l’asfissia radicale con una sorta di “soffocamento” e conseguente perdita del prossimo raccolto. Se come dicono le previsioni meteo, continuerà a piovere tutta la settimana, sono a rischio i corsi d’acqua che andranno ancora una volta in piena, con il pericolo di nuove piene ed esondazioni.

Per ora l’area della Val di Chiana che lo scorso anno aveva registrato i maggiori disagi, sembra sotto controllo, ma gli occhi sono puntati, soprattutto, sulle bombe d’acqua, sono questi i fenomeni particolarmente pericolosi, considerando anche le attuali condizioni del territorio, già provato dalle continue piogge.

“Quando si parla di rischio idrogeologico e di esondazioni dobbiamo sempre considerare – commenta Francesco Sossi, direttore Coldiretti Siena – la presenza, negli argini dei corsi d’acqua, di tane, covi e fragilità del terreno che riducono drasticamente la capacità di resistere a grandi volumi d’acqua. In tutto il territorio, il proliferare di particolari specie animali, come nutrie e istrici, pone un ulteriore problema su tutti i corsi d’acqua e le arginature. Sarebbe indispensabile controllare, oltre alla situazione generale degli argini, anche la presenza di animali, quali nutrie, istrici e gamberi che scavano migliaia di tane. Anche questo può essere uno strumento importante per governare meglio il reticolo idraulico e fare prevenzione”.

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