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Inaugurazione dell’Area Critica all’Ospedale di Nottola

Inaugurazione dell’Area Critica all’Ospedale di Nottola

Inaugurata l’Area Critica presso l’ospedale di Nottola, alla presenza dell’Assessore regionale alla salute, Luigi Marroni. Si tratta del primo tra gli interventi previsti che porta l’organizzazione complessiva dei tre ospedali della USL7 a modello per “intensità di cure”

apparecchio2L’Area Critica è composta da 4 letti di terapia intensiva e 8 letti di sub-intensiva. Assicurano la presenza contigua per consentire la gestione del paziente critico e sub-critico con maggiore grado di flessibilità e appropriatezza delle risorse rispetto ai bisogni e consente un confronto continuo tra tutti i professionisti sanitari presenti in ospedale. Veranno ospitati pazienti che provengono dal pronto soccorso e dal reparto medico-chirurgico, con patologie acute caratterizzate da compromissione delle funzioni vitale e che richiedono un supporto artificiale o farmacologico e un monitoraggio intensivo.

“Abbiamo investito nella creazione di un’area critica di concezione moderna – ha dichiarato Mauro Maccari, direttore sanitario – I pazienti non saranno in carico a una struttura ma a un clinico di competenza. I lavori sono stati realizzati senza mai chiudere l’ospedale: i complimenti vanno all’ESTAV, che ha garantito dei reparti sempre aperti e funzionanti.”

I professionisti coinvolti, di tutte le discipline ospedaliere, hanno portato alla condivisione della stesura delle procedure e protocolli per poter superare gradualmente la logica dell’articolazione per reparti differenziati e giungere a soluzioni di co-managament. Il progetto non prevede variazioni nella dotazione dei posti letto afferenti alla Cardiologia, che è, pertanto, confermata nella riorganizzazione.

“Mettiamo una struttura all’avanguardia nelle mani dei professionisti – ha affermato Andrea Rossi, sindaco di Montepulciano e presidente della Società della Salute – ora dovranno sfruttarla nel migliore nei modi. Sta a loro suggerire possibili migliorie: l’assessore regionale e l’azienda sanitaria potranno fare delle correzioni in corso d’opera. Mi auguro che i cittadini della Valdichiana possano essere soddisfatti. Con questa scelta si mantiene e si migliora la qualità del servizio che ha contraddistinto questo reparto.”

assessLa centralità del paziente è l’elemento guida: attorno a lui ruota l’ospedale, si muovo i professionisti e si aggregano le tecnologie. Questo il modello per “intensità di cure” che realizza un ospedale ad alta intensità di relazioni, dove fanno perno l’interprofessionalità, l’interdisciplinarietà, il dialogo tra professionisti per garantire la più completa integrazione delle diverse competenze professionali necessarie a trattare le patologie di pazienti riuniti in una piattaforma logistica di ricovero con uguale livello di bisogno assistenziale. In questo modello assistenziale il medico è il responsabile del percorso diagnostico e terapeutico, mentre all’infermiere è affidata la gestione assistenziale per tutto il tempo del ricovero.

“Abbiamo agito su tutti i livelli sanitari in provincia di Siena – ha dichiarato Luigi Marroni, assessore regionale alla salute – A partire da un ospedale piccolo come Abbadia, passando per un ospedale intermedio come Nottola, fino a una grande struttura come Le Scotte di Siena. La sfida è quella di coordinare le attività tra queste strutture, garantendo sempre il servizio sanitario, dare soddisfazione ai professionisti che lavorano al loro interno, far quadrare i conti e fornendo tutti i livelli di cura e assistenza. Abbiamo passato la fase più critica, stiamo investendo e migliorando il servizio sanitario. Ringrazio tutti gli amministratori locali perchè c’è stato un grande senso di responsabilità: non c’è stata la tendenza a salvaguardare il proprio orticello, ma una proficua collaborazione per percorsi nuovi, rinnovi e investimenti. L’ultimo problema da risolvere è lo snellimento delle liste d’attesa, su cui lavoreremo da dicembre. “

areacriticaL’area critica di Nottola è di riferimento anche per la popolazione dell’Amiata: parallelamente, infatti, sarà realizzata una valorizzazione dello stabilimento Amiatino per le fasi di degenza post-critica con un consistente miglioramento del servizio reso al cittadino.

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