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Due fratelli, dipendenti pubblici, gestivano attività privata. Scoperti dalla Forestale

Due fratelli, dipendenti pubblici, gestivano attività privata. Scoperti dalla Forestale

 Il Comando Stazione Forestale di Montepulciano, nel corso di ordinari controlli nel settore agro-alimentare, ha potuto accertare che due fratelli, dipendenti di un Ente pubblico, gestivano le attività di un’azienda a vocazione zootecnica stabilita in Valdichiana, intestata alla moglie di uno di questi, durante l’orario di lavoro, utilizzando tra l’altro il telefono di servizio ed il veicolo dell’Ente da cui dipendono per scopi privati.

I primi elementi d’indagine a carico dei due soggetti sono emersi nel corso del mese di marzo di quest’anno, quando il personale del Comando Stazione Forestale di Montepulciano ha attivato un controllo presso un’azienda zootecnica specializzata nell’allevamento di bovini e suini, anche destinati alla macellazione, controllo volto a riscontrare la corretta gestione ed identificazione dei capi di animali presenti nelle stalle.

In azienda veniva trovato, intento a governare gli animali, un soggetto, dipendente di un Ente pubblico, il quale asseriva di trovarsi in posizione di “malattia”. Al fine di procedere al controllo veniva richiesta l’esibizione dei registri di stalla e l’eventuale documentazione di trasporto degli animali. A tale richiesta il soggetto rappresentava agli agenti del Corpo Forestale dello Stato che la parte amministrativa dell’azienda veniva curata dal fratello, anch’egli dipendente dello stesso Ente pubblico, il quale, contattato telefonicamente, nonostante si trovasse al lavoro, raggiungeva la sede aziendale dopo poco tempo alla guida di un veicolo recante i segni distintivi dell’Ente.

A conclusione delle verifiche, inoltre, i due fratelli provvedevano a consegnare al personale del Comando Stazione di Montepulciano un biglietto da visita dell’azienda, riportante contatti di telefonia mobile, i quali sono risultati essere intestati all’Ente pubblico da cui dipendono.

L’ulteriore attività investigativa, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Siena Dott. Aldo Natalini, consistente tra l’altro in acquisizioni di documenti afferenti agli orari di lavoro dei due soggetti, agli spostamenti dell’auto di servizio, al traffico telefonico delle SIM di telefonia mobile dell’Ente pubblico, hanno permesso di ricostruire nel tempo tutta una serie di attività legate alla conduzione dell’azienda zootecnica, poste in essere dai due fratelli durante l’orario di lavoro.

In particolare, dai riscontri incrociati sulla documentazione di trasporto dei bovini e suini, è emerso che uno dei due fratelli, nonostante si trovasse regolarmente al lavoro per conto dell’Ente pubblico, ha effettuato trasporti di capi bestiame presso alcuni mattatoi della zona, spesso utilizzando l’utenza telefonica dell’Ente per chiamate personali. Per quanto riguarda l’altro fratello, inoltre, è emerso che lo stesso, per essendo assente dal servizio per malattia, effettuava anch’egli trasporti documentati di animali presso Mattatoi, malgrado fosse carente dell’abilitazione di legge di Guardiano/Conducente, ed utilizzava falsamente il nominativo del fratello, persona abilitata al trasporto di animali, non preoccupandosi neppure se in tali circostanze il fratello si trovasse a lavoro presso l’Ente di appartenenza o meno.

I due fratelli sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per ipotesi di reato di peculato oltre che di danno erariale nei confronti dell’Ente di appartenenza, in quanto è emerso in maniera inequivocabile che gli stessi gestivano in maniera continuativa l’Azienda zootecnica intestata alla moglie di uno di essi, a scapito dell’attività lavorativa primaria quali dipendenti pubblici.

Foto di repertorio

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