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Chianciano sotto choc dopo l’accaduto dei due turisti tedeschi

Chianciano sotto choc dopo l’accaduto dei due turisti tedeschi

Giunti in Toscana in pullman con altri cinquanta connazionali tedeschi per una vacanza a Chianciano di sette giorni, con tappe gastronomiche e culturali in Valdichiana, Valdorcia e Umbria. S. D., 55 anni, imprenditrice amburghese e il suo amico berlinese G. B., funzionario 54enne, avevano sistemato le loro cose nel loro hotel quattro stelle in centro e avevano deciso di fare due passi prima di cena con altri due amici facenti parte del gruppo dei gitanti tedeschi.

Il gruppetto di quattro amici, sabato sera alle 19:30 stavano attraversando la strada provinciale 146, all’incrocio di viale della Libertà con via delle Terme, di fronte alla Banca Cras, all’ imbocco del viadotto Ribussolaie.  All’attraversamento, effettivamente ben illuminato e segnalato, sopraggiunge un’Alfa 156 di colore grigio con tre persone a bordo che centra in pieno i due sventurati, mentre gli altri due amici sono salvi, per pochimetri, dall’altro lato della strada. Il conducente dell’ Alfa grigia, quarantenne residente a Chianciano con la sua compagna, in auto con due adolescenti, non deve averli visti: sull’asfalto non lascia segni di frenata, i corpi sono scaraventati a una decina di metri di distanza. Immediati sono stati i soccorsi, il 118 tenta la rianimazione ma per i due amici stesi sull’asfalto a poca distanza l’uno dall’ altra non c’è nulla da tentare. La morte è stata praticamente immediata. Lì a due passi la borsa nera di lei, recuperata dai titolari dell’hotel.

Il sostituto procuratore Giuseppe Grosso dispone il trasferimento delle salme all’obitorio di Chianciano, presso il cimitero che si trova in via primo Maggio, sulla strada per Montepulciano. Ci sono poi i parenti da avvisare in Germania, i corpi da rimpatriare coi loro bagagli preparati per quella che doveva essere una serena vacanza ma che si è trasformata in una catastrofe. I due non sono sposati, pare non avessero figli. A Chianciano domenica, 30 marzo, da Firenze, è arrivato il Console tedesco. Sul posto erano presenti i carabinieri di Chianciano per i rilievi del caso: la dinamica della drammatica serata è tutta da ricostruire.

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