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Captain Phillips – Quando i pirati non sono della Disney.

Captain Phillips – Quando i pirati non sono della Disney.

Dagli ultimi Golden Globe e dalle nomination per gli Oscar, annunciate lo scorso giovedì, sembra proprio che i film tratti da storie reali la facciano da padrone. Ad aggiungersi ad American Hustle e 12 Years Slave, che come ho già ricordato, hanno vinto la maggior parte delle ambite “sfere d’oro”, molti altri film ispirati a fatti realmente accaduti hanno convinto i giurati, come Dallas Buyers Club,  The Wolf of Wall Street Captain Phillips.

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Captain Phillips, diretto da Paul Greengrass (già regista di Green Zone),  parla degli eventi, realmente accaduti, riguardanti il dirottamento, da parte di un gruppo di pirati somali, della nave mercantile MV Maersk Alabama nell’aprile del 2009. La sceneggiatura è tratta dal libro autobiografico Il dovere di un capitano, del capitano Richard Phillips (interpretato da Tom Hanks) che prestava servizio a bordo dell’ Alabama. La nave salpata dall’Oman e diretta a Mombasa in Kenya fu oggetto di un attacco pirata, l’8 aprile del 2009, quando a 200 miglia di distanza dal corno d’Africa quattro banditi provenienti dalla Somalia, salirono a bordo prendendo in ostaggio l’equipaggio della nave mercantile che trasportava cibo e prodotti agricoli destinati alle popolazioni del terzo mondo, secondo il World Food Program. Dopo aver fallito il tentativo di dirottare la nave i pirati presero in ostaggio il Capitano Phillips per richiederne il riscatto portandolo a bordo della lancia di salvataggio dell’Alabama. Il capitano fu tenuto in ostaggio quattro giorni, venne liberato in seguito ad una operazione condotta dai Seals e dalla marina degli Stati Uniti.

Cast. A chi potevano affidare l’interpretazione del capitano Phillips se non all’eroe nazionale Tom Hanks? Il doppio vincitore del premio Oscar (per Philadelphia e per Forrest Gump) riesce a dare un’ottima prova riuscendo, ad aggiudicarsi sia la nomination ai Golden Globe che agli Oscar. Ma la vera sorpresa è lui: Barkhad Abdi. L’attore somalo alla sua prima apparizione in un film riesce a stupire tutti, con la sua interpretazione Abduwali Muse, il capo dei pirati. Barkhad, che fino a pochi mesi prima faceva l’autista di limousine, ha convinto persino la giuria degli Oscar e dei Golden Globe rientrando nel quintetto del premio per il Miglior Attore non Protagonista.

Voto. 8/10. Recepito molto bene dalla critica, sembrava essere partito bene ai recenti 71esimi Golden Globe, riuscendo ad entrare nel quintetto delle quattro categorie maggiori (Miglior film drammatico, Miglior regista, Miglior attore in un film drammatico e migliore non protagonista) non riuscendo, purtroppo, ad aggiudicarsi nemmeno un premio. Pochi giorni dopo la pellicola è stata inserita in sei diverse categorie alle nomination degli Oscar, tra cui miglior film e miglior attore non protagonista e miglior sceneggiatura non originale. Il film convince. Anche se gli eventi erano già noti, la storia è raccontata in maniera tale da far rimanere sempre molto alto il livello di suspence. I produttori, Scott Rudin e Micheal De Luca, assieme al regista Paul Greengrass sono talmente soddisfatti di questo film che stanno già collaborando alla realizzazione di un altro.

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