Close
Close

Nessun prodotto nel carrello.

Alessio Benvenuti, tra classicità e modernità, un sogno divenuto realtà

Alessio Benvenuti, tra classicità e modernità, un sogno divenuto realtà

Intervista al musicista torritese, Alessio Benvenuti, che oltre alla sua straordinaria carriera ci ha parlato di “Aria”, il suo progetto divenuto realtà grazie alla sua tenacia, bravura e a Francesca Del Toro, giovane ed eccellente ballerina, torritese anche lei.

Classe 1976, torritese doc, Alessio Benvenuti ha iniziato a suonare a tre anni, la sua passione per la musica gli è stata trasmessa dal padre ed è divenuta la sua ragione di vita. La Valdichiana.it ha incontrato Alessio Benvenuti durante lo spettacolo delle eccellenze torritesi, serata organizzata dall’Associazione Sagra San Giuseppe, durante la 57^ edizione del Palio dei Somari.

“Ho mosso le dita all’inizio sulla tastiera di un pianoforte, anzi, come molti dicono per miracolo durante la messa di Natale sull’harmonium della chiesa, suonando ad orecchio il motivo della Alleluja”- così è iniziata l’intervista ad Alessio Benvenuti, che ci ha raccontano come è nata questa sua passione per la musica e che mano a mano è diventata la sua passione, non che lavoro. – “Il violino mi fu poi consigliato dalla mia professoressa Ivette Grigorian, ed intrapresi quel nuovo cammino pochi mesi dopo aver iniziato con il pianoforte e da allora ho sempre portato i due strumenti avanti insieme. L’amore per la musica me l’ha trasmesso mio padre che insieme alla mia famiglia mi ha sempre seguito negli studi e nella vita, incoraggiandomi sempre, con quell’amore che solo un padre o una madre sanno dare ai propri figli. Importantissimo anche l’appoggio e l’aiuto che ogni giorno mi danno mia sorella Sara e mia moglie Natalia in tutto ciò che faccio”.

Alessio ha avuto la fortuna di studiare con grani ed importanti maestri della musica, da Uto Ughi a Guido Agosti, insegnante di pianoforte, che discendeva direttamente dalla scuola di Liszt, di George Enescu e di Chopin, andando ancora più indietro, compositori immortali della storia della musica classica.

“La possibilità di studiare con queste persone, oltre che essere una grande fortuna, rappresenta, in qualche modo, un ponte tra quella generazione e quella futura”. – ci spiega Alessio

D: Hai collaborato con prestigiose Istituzioni, cosa ti hanno dato tutte queste esperienze, oltre la crescita personale e culturale?

R: “Ho girato il mondo in lungo ed in largo, suonando per gente di tutte le età, di tutte le etnie, con usi e costumi totalmente differenti tra di loro ed ho sempre cercato di arricchire con questo il mio bagaglio culturale. Non mi dimentico mai però di essere italiano, il nostro paese ha forse il più grande patrimonio artistico, culturale, musicale del mondo, l’Italia è la casa dell’opera: il pianoforte è stato “inventato” a Firenze, Bartolomeo Cristofori lavorava presso la corte dei Medici ed inventò il “gravicembalo con il piano e il forte”. – continua Alessio – “A Cremona il violino, a Milano la Scala, abbiamo un patrimonio talmente grande, anche in Toscana, che solamente respirare l’aria italiana ti arricchisce culturalmente. La crescita personale è quella che ci ha dato il nostro territorio, la storia della nostra gente, perchè bisogna sempre capire da dove veniamo per andare avanti, il nostro passato parla da solo. Quello che tutto ciò mi ha dato è stato fondamentalmente per rimanere sempre e comunque la persona che sono, semplice ed umile e che porta sempre le sue radici nel cuore ovunque vada”.

Alessio Benvenuti, in questo periodo, sta lavorando, insieme a Francesca Del Toro, ballerina torritese reduce dalla trasmissione di Amici di Maria De Filippi dell’ultima edizione, ad un nuovo progetto che si chiama Aria. L’idea nasce proprio dall’incontro tra questi due artisti di eccezione e dall’unione di queste due personalità, Alessio e Francesca, differenti, ma in un certo senso speculari, che unendo la musica classica alla danza moderna danno vita alla sintonia perfetta tra musica e movimento, utilizzando una sottile linea immaginaria, che unisce passato e presente, per proiettare questa magia nel futuro e far si che la musica e ballo diventino una cosa sola.

Francesca Del Toro
Francesca Del Toro

“Qualcuno ha voluto che incontrassi Francesca del Toro, mia vicina di casa, a me quasi sconosciuta fino ad un paio di mesi fa. Ho trovato una persona straordinaria, ma non per il fatto che balla benissimo, straordinaria per quello che è, una persona semplice, di una educazione esemplare, una persona che poteva davvero affiancarmi in qualcosa di nuovo e meraviglioso. – è il commento all’incontro con Francesca Del Toro, Alessio ha poi continuato nello spiegarmi di cosa si tratta ARIA – “Aria è uno spettacolo che porteremo in giro per l’Italia, in Europa e nel Mondo. Ed è solo l’inizio di un progetto triennale, ho già incaricato il compositore Michele Lanari di scrivere la colonna sonora per Aria 2.0. Sono estremamente felice di ciò che sta diventando Aria, un qualcosa che è nato per gioco e che cresce giorno dopo giorno. Sono oltremodo felice che sia Francesca del Toro ad accompagnarmi in questa avventura”.

D: In che modo si possono unire musica e movimento facendoli diventare una cosa sola?

R: “La musica è in realtà movimento, le note si muovono, i ballerini si muovono, è già di per se un naturale coinvolgimento. Il difficile in questo caso è l’unione di musica classica con la danza contemporanea, ed ancora più difficile se si pensa che tutto lo spettacolo sarà sostenuto solamente da due persone. Coordinare ogni movimento della ballerina con ogni nota che uscirà dal pianoforte, questo è lo scopo, perché si fondano in un unione perfetta”.

D: Come sono stati scelti i brani del progetto ARIA?

R:“Tutto è nato da ciò che a me trasmette uno dei brani di musica classica più perfetti che io conosca, l’aria di apertura delle “Variazioni Goldberg” di Bach. Un pezzo puro scritto tra il 1741 ed il 1745, ma di una modernità incredibile, se lo si ascolta si può pensare veramente che sia stato scritto ieri. Tutti i brani scelti per Aria sono molto sottili, ma allo stesso tempo profondi, raccontano l’amore, la vita, la natura, lo show, si apre e si chiude con lo stesso brano, 55 minuti, un racconto, come il racconto di una giornata, o quello di tutta una vita”.

Aria, 17 maggio teatro Montefollonico
Aria, 17 maggio teatro Montefollonico

Lo spettacolo Aria debutta il 17 maggio prossimo al teatro di Montefollonico, ma le date in trattativa sono davvero moltissime, dalla Francia alla Spagna.

“ Ed un sogno che si sta realizzando, quello di essere i due italiani invitati dall’Istituto Italiano di Cultura in Cina ed Hong Kong per rappresentare l’Italia durante i festeggiamenti per la Festa della Repubblica”. – racconta Alessio.

“Aria è un sogno, in realtà, e come tutti i sogni è nato per gioco, ma a differenza di tanti altri sogni questo si sta realizzando e sta diventando reale”. Sono queste le parole con cui Alessio Benvenuti ha concluso la nostra interessante e lunga intervista. A questo punto non ci resta che aspettare il 17 maggio per vedere il debutto di questo grande spettacolo, che si preannuncia un’opera eccellente, un prezioso incontro tra musica e danza, tra classicità e modernità.

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Close